Il caldo ferma la Sicilia. Il sole come una clava arroventata s’abbatte su uffici pubblici e aziende private, sui cantieri all’aperto e sulle attività in movimento. La colonnina di mercurio ha sforato ovunque la soglia di sopportazione. Impossibile lavorare con 45 gradi sulla testa. Impossibile sbrigare pratiche da scrivania quando nemmeno ce la fa più l’impianto di condizionamento. E così, da Palermo a Siracusa, da Catania ad Agrigento, fioccano i provvedimenti che tendono ad alleviare per i lavoratori queste giornate infami.
Nel capoluogo siciliano ieri le ambulanze si sono viste al polo tecnico di via Ausonia dove hanno sede gli uffici dei Lavori pubblici e dell’Edilizia privata: due impiegati sono stati soccorsi.
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