Caldo e consumi elettrici, a Palermo blackout continui. Un commerciante: «Danni per 10 mila euro»
Continuano i disagi a Palermo legati ai blackout. Una situazione che ogni giorno sembra aggravarsi e che, a macchia di leopardo, sta investendo tutte le zone della città. Il numero 803500 dedicato ai guasti di Enel è stato preso d'assalto da giorni da cittadini e da commercianti palermitani, disperati per i danni che la mancanza di elettricità sta causando. In alcuni casi si tratta di interruzioni che durano pochi minuti, in altri ore. Le situazioni più critiche sono state registrate a Sferracavallo, a Tommaso Natale, a Mondello, in centro città e in corso Calatafimi. Tra gli imprenditori che stanno soffrendo per via della situazione, il titolare della panineria Solleone di via Tommaso Marcellini, nella zona di corso Calatafimi. Ieri l'ennesima interruzione che lo ha costretto a disdire nuovamente le prenotazioni. Era successo anche mercoledì, quando la corrente elettrica è mancata dalle 19.50 alle 20.30. "La gente che era seduta si è alzata e se n'è andata - racconta a gds.it Maurizio Marcianò - anche per l'aria condizionata che non c'era. Il giorno dopo la luce è andata via alle 16.45 ed è tornata alle 20.30. Anche se avevo annullato tutte le prenotazioni c'era ugualmente gente ai tavoli. Abbiamo cominciato a prendere le ordinazioni e a servire ai tavoli ma alle 21.30 è saltata nuovamente la corrente mentre avevamo il cibo in preparazione. Ho dovuto cestinare tutto. La corrente elettrica è tornata l'indomani alle 14. Ho fatto una quarantina di segnalazioni ad Enel - spiega il commerciante - ma non danno risposte su quando viene ripreso il servizio. Anzi, in alcuni casi si sono sentiti disturbati perché il call center non può fare nulla. Oggi nuovo blackout alle 17.15. Così come facciamo ad organizzarci? Ho 20 impiegati con regolare contratto, devo pagarli lo stesso, anche se restiamo fermi per mancanza di luce. Il danno è quasi incalcolabile. Ho buttato salumi, due vetrine di gelati, carne e altro. Ho pure cambiato il compressore di un frigorifero, 600 euro, a causa dei continui sbalzi di tensione e, mi ha detto il tecnico, che se continua questa situazione si guasteranno pure gli altri. Enel parla di un rimborso massimo per azienda di 1000 euro - continua - ma non sono niente rispetto al danno subito che è di certo superiore a 10 mila euro. Ma ci sono anche danni morali e di immagine". Qualche negozio ha già provveduto a noleggiare un gruppo elettrogeno per garantire continuità al servizio anche durante i blackout, non è il caso di Marcianò: "Mi sono informato - commenta il titolare del Solleone -. Tra trasporto e costi di noleggio spenderei circa 1000 euro al giorno. Ma come faccio a fare un investimento con queste incertezze? Forse - conclude - dovrebbe essere Enel stessa a fornirci un gruppo elettrogeno, visti i danni che ci sta facendo". Nei giorni scorsi Enel distribuzione ha spiegato a gds.it che i problemi sono legati ai sovraccarichi causati dai troppi climatizzatori accesi per via delle alte temperature registrate. Sulla questione è intervenuta anche il vice sindaco di Palermo Carolina Varchi: "Abbiamo registrato queste segnalazioni e stiamo avviando opportune verifiche per muovere eventuali contestazioni ad Enel lì dove dovessero emergere profili di incapacità da parte dell'azienda, a livello di strutture, etc - ha detto alla nostra redazione -. Noi siamo pronti a fare la nostra parte perché stiamo prevedendo investimenti per l'illuminazione pubblica. Questo - ha concluso - come assessore al Bilancio posso dirlo". Dello stesso parere l'assessore alla Transizione energetica del comune di Palermo, Maurizio Carta: "Stiamo facendo importanti investimenti sull’illuminazione pubblica e sull’ efficientamento energetico degli edifici pubblici - spiega a gds.it - e quindi abbiamo bisogno che Enel faccia la sua parte potenziando la sua capacità di fornitura e di distribuzione. Monitoreremo la situazione e - conclude Carta - chiederemo spiegazioni a Enel ai massimi livelli".