Oggi (21 luglio) all’aeroporto Falcone e Borsellino sono stati riprotetti dallo scalo di Catania 24 voli, tutti internazionali. Lo scalo palermitano continua ad accogliere voli già prenotati nei giorni scorsi dopo l’incendio che ha danneggiato il teminal A dello scalo catanese Vincenzo Bellini e che sta provocando disagi negli altri scali siciliani. Domani ne sono previsti altri 24, 22 internazionali e 2 nazionali. Domenica saranno 16. Oggi i voli complessivi nello scalo palermitano sono 246. A Trapani a causa della nebbia i voli sono stati spostati tutti di due ore. In mattinata era stato impossibile volare o atterrare nello scalo trapanese. Così anche a Pantelleria. Anche qui i voli sono in ritardo tutti di due ore. «L’aeroporto Falcone e Borsellino - dichiara la deputata regionale del Movimento 5 Stelle Roberta Schillaci, membro della Commissione Turismo all’Ars a margine del sopralluogo appena effettuato allo scalo palermitano - sta reggendo, sebbene con fatica, la mole dei passeggeri in partenza o arrivo schedulati su Catania. Nonostante l’impegno del personale è chiaro che va trovata una soluzione immediata con l’attivazione e il potenziamento degli altri scali, soprattutto quello di Comiso. Oltre questa mole di traffico, difficilmente l’aeroporto di Palermo potrà sostenere ulteriori aggravi». «Vi sono delle criticità - racconta Schillaci - che riguardano i banchi check-in che hanno la competenza di fare il cambio tratta per i voli provenienti e verso Catania che risultano estremamente affollati. L’atavica mancanza di posti a sedere è acuita, nonostante le rassicurazioni della dirigenza, che sostiene di aver disposto nuove sedute. Sono centinaia infatti i passeggeri seduti per terra o sui loro bagagli alla meno peggio. Soprattutto nell’area degli imbarchi infatti c’è una mole enorme di passeggeri in piedi che crea disagio e confusione. Ovviamente con l’aumentare dei passeggeri, anche il sistema di aerazione e climatizzazione ha perso d’efficienza, specie in queste giornate dal grande caldo». «Sarebbe inoltre auspicabile il potenziamento dei tabelloni che nella sottostante stazione dei treni, indicano le tratte e gli orari, potenziamento che deve necessariamente riguardare la biglietteria e le macchinette automatiche che risultano spesso lente o fuori uso. È chiaro che si avverte l’esigenza di una gestione unica e centralizzata degli scali siciliani dato che quella privatistica, in questo momento di emergenza sta mostrando tutte le sue falle», conclude Schillaci.