Arriva il grande caldo e puntualmente comincia in Sicilia la carenza di sacche di sangue, che l’anno scorso è sfociata in una vera e propria emergenza. Al centro trasfusionale degli ospedali riuniti “Villa Sofia- Cervello”, infatti, iniziano ad avere difficoltà a garantire il supporto trasfusionale regolare dei pazienti talassemici e sta saltando anche qualche intervento programmato: «Abbiamo problemi in particolare con il gruppo 0, perché ancora con le scorte di sacche del gruppo A siamo tutto sommato abbastanza autosufficienti – ha precisato la dottoressa Roberta Fedele, direttore del centro trasfusionale dell’azienda ospedaliera -. In mancanza di sangue sono garantite sempre le emergenze-urgenze, quindi, a risentirne sono le situazioni differibili come gli interventi programmati o le trasfusioni dei pazienti cronici».
Poco sangue anche all’ospedale Civico
La situazione è leggermente più serena al centro trasfusionale dell’Arnas Civico di Palermo, ma anche da lì lanciano l’allarme: «A luglio c’è stato un calo di sacche di sangue, tanto che ci sono stati dei ritardi per quanto riguarda l’assegnazione delle stesse ai pazienti talassemici – ha riferito Lucia Toscano, presidente dell’associazione di talassemici “Fasted Palermo Onlus” - Adesso la difficoltà sta aumentando. Infatti rispetto alla scorsa settimana c’è un lieve incremento di giorni di ritardo per le trasfusioni. Io ad esempio avrei dovuto farla lunedì 17 luglio, ma la farò mercoledì 19. Abbiamo tre giorni di ritardo dunque, ma se non prendiamo provvedimenti subito i giorni di ritardo saranno 5 già dalla prossima settimana».
Cos’è la talassemia
L’anemia Mediterranea, o appunto Talassemia, è una malattia del sangue ereditaria molto grave, causata da un difetto genetico che provoca la distruzione dei globuli rossi e, quindi, una minore presenza di emoglobina. Ciò comporta una scarsa ossigenazione di tessuti, organi e muscoli che porta stanchezza, astenia e scarsa crescita nei bambini.
Cosa comporta
Chi soffre di talassemia deve sottoporsi a frequenti trasfusioni di sangue: «la carenza di sacche provoca dei ritardi nelle trasfusioni, quindi, l’emoglobina scende – racconta ancora Lucia Toscano - Io prima dell’ultima trasfusione avevo 9.2 di emoglobina, che noi dovremmo mantenere tra 9.5 e 10 per non avere un affaticamento anche cardiaco, perché il cuore lavora di più. Inoltre, l’emoglobina bassa dà un grande senso di fiacchezza e astenia, per cui durante i giorni di ritardo noi passiamo dal letto al divano e viceversa. Vedere un bambino che non vuole giocare, non vuol andare a mare ed è sempre stanco, è un’esperienza abbastanza brutta, ma anche gli adulti non se la passano bene perché devono lavorare o comunque rispettare i propri impegni. Quindi questi giorni di ritardo per noi sono invalidanti. Ovviamente più sono i giorni e più il disagio aumenta, ad esempio, l’anno scorso abbiamo avuto anche ritardi di 10 giorni. Abbiamo avuto ragazzi che facevano le trasfusioni con 7 di emoglobina e stavano malissimo. Questi valori portati così bassi per diversi giorni interferiscono sulla salute generale e sulla qualità di vita del paziente talassemico».
Evitare l’emergenza in Sicilia
«Per cercare di supportare questi pazienti ed evitare rinvii, ci siamo attivati sollecitando già dalla settimana scorsa le associazioni e abbiamo anche chiesto le sacche di sangue agli altri centri trasfusionali – ha chiarito la dottoressa Fedele -. Noi abbiamo una fornitura che ci arriva da Bologna, ho mandato proprio stamattina una nuova richiesta all’Emilia Romagna, che nonostante l’alluvione ci sta garantendo le sacche previste, anzi il mese precedente ci ha mandato qualcosa in più. Adesso li ho contattati per sapere se hanno disponibilità di gruppo sanguigno 0 da mandarci perché non riusciamo più a garantire tutte le richieste». «Per fortuna la situazione in Sicilia non è ancora degenerata, ma dobbiamo prendere provvedimenti subito» avverte la presidente Toscano.
Estate 2022 da dimenticare per emergenza sangue
Durante l’estate scorsa i disagi per la carenza di sangue sono stati notevoli per tutti e le problematiche appena prospettate hanno mandato in sofferenza le strutture e i pazienti già da maggio/giugno. «Rispetto all’anno scorso va meglio, però adesso è cominciato il gran caldo e ci sono meno donatori – ha sottolineato Roberta Fedele - Ci stiamo trovando già nella situazione di dover rinviare ove possibile, ma dobbiamo evitare ulteriori rinvii o che se ne accumulino altri altrimenti la situazione andrà nuovamente ad aggravarsi, adesso che siamo nella fase iniziale e dobbiamo intervenire per cercare di arginare il problema». Sulla stessa lunghezza d’onda anche Toscano: «Quest’anno grazie allo straordinario lavoro fatto dalle associazioni di donatori, siamo stati abbastanza tranquilli fino ad ora, per cui dobbiamo evitare il collasso di sangue che c’è stato l’anno scorso aumentando le donazioni. Anche perché ci sono dei gruppi sanguigni che hanno dei sottogruppi difficili da trovare, per cui meno donazioni si traducono in minori possibilità di trovare quel determinato sottogruppo e per queste persone la situazione diventa ancora più angosciante. I centri in cui poter donare sono tanti ed è possibile scegliere quello più congeniale, l’importante è donare».
Perché l’emergenza sangue sempre d’estate?
«D’estate noi talassemici abbiamo avuto sempre grossi problemi a reperire le sacche di sangue. Una volta, tanti anni fa, io ho avuto anche 15 giorni di ritardo ad agosto, sono stata circa 40 giorni senza sangue. La situazione adesso è notevolmente migliorata, ma succede che molte persone che d’inverno donano tranquillamente non possono farlo d’estate perché soffrono di pressione bassa e altri vanno in vacanza, quindi su trenta persone che donano in inverno ci troviamo con 6-7 donatori in estate – conclude Lucia Toscano -. Per cui quando fate la valigia per andare in vacanza e pensate a cosa fare o portare prima di partire, ricordate anche di donare. Fate un gesto d’amore per gli altri aiutando qualcuno, perché il sangue non serve soltanto ai talassemici ma anche per gli interventi e per gli incidenti. Inoltre, è un gesto che fa anche bene al soggetto donatore perché il sangue viene controllato e monitorato».