Buone notizie per i palermitani: il mare di Vergine Maria, nel punto davanti alla tonnara Bordonaro, torna balneabile. L'interdizione era scattata la scorsa settimana a causa dei valori di ostreopsis ovata, la cosiddetta alga tossica. Le nuove analisi dell'Arpa, l'agenzia regionale per la protezione dell'ambiente, hanno rilevato concentrazioni pari a 3.120 cellule per litro, al di sotto della soglia di 30.000 oltre la quale scatta il divieto di balneazione, e così il sindaco di Palermo ha potuto firmare una nuova ordinanza. Lo scorso 6 luglio, Roberto Lagalla aveva vietato la balneazione a seguito del monitoraggio condotto da Arpa: era stata riscontrata una densità di ostreopsis ovata di 188.610 cellule per litro. Il primo cittadino, a seguito delle nuove analisi dell'agenzia regionale per la protezione dell'ambiente ha revocato l'ordinanza di divieto. Sono stati tolti tutti i cartelli e i palermitani, adesso, possono usufruire di quel tratto di mare per il bagno.
Alga tossica cos'è
L'alga tossica, così come sta scritto sul sito dell'Istituto superiore di Sanità, è “un’alga unicellulare potenzialmente tossica, ostreopsis ovata, che solitamente vive sulla superficie delle macroalghe rosse e brune presenti sul fondo del mare” e prolifera a causa di alcuni "fattori climatici: condizioni meteo-marine stabili moto ondoso ridotto (mare calmo, presenza di barriere artificiali), elevata temperatura dell’acqua (25°C o più), alta pressione atmosferica, venti di mare con velocità sufficienti a trasportare le goccioline d’acqua (aerosol)".
Alga tossica, i rischi per la salute
La Ostreopsis ovata produce tossine che possono causare danni sia all’ambiente marino che all’uomo. Dove è presente questa alga tossica in elevate concentrazioni, infatti, si verifica la diminuzione di organismi come stelle di mare, ricci, granchi e molluschi. Nell'uomo, può provocare casi di malessere transitorio (tra le conseguenze: riniti, faringiti, laringiti, bronchiti, febbre, dermatiti, congiuntiviti). Durante le mareggiate – le quali favoriscono la formazione di aerosol marino, che può diffondere la tossina nell'aria – la concentrazione delle tossine può aumentare e con essa i rischi associati per i bagnanti.