Un annullo speciale delle Poste per Santa Rosalia e lavori a ritmo serratissimo affinché tutta l’organizzazione del Festino di Palermo arrivi all’appuntamento senza sbavature. Si tratta di una gestione complessa che deve tenere insieme fede, spettacolo, folla e questioni di sicurezza. Ci sono già le nuvole che reggono la luna su cui poggia la statua della Santuzza. Il carro del Festino, in allestimento alla missione di Biagio Conte, in via Decollati, è in fase di definizione. Del resto, non c’è più tempo, giovedì sera il caravanserraglio dovrà essere piazzato sul Cassaro, a ridosso di Porta Nuova. Per questo, ormai, si lavora senza sosta per la definizione della struttura e per i dettagli della manifestazione e del corteo. Una delle novità di questa edizione numero 399 si deve a Poste Italiane che, per l’occasione, ha creato un annullo speciale. L’assessore comunale alla Cultura, Giampiero Cannella, di questa iniziativa è molto soddisfatto: «Un modo per celebrare un evento molto connaturato allo spirito palermitano». E annuncia per l’anno prossimo, in cui il festino taglierà il traguardo della edizione numero 400, la richiesta alle Poste di un francobollo commemorativo: «Sappiamo bene che in questo caso è più difficile poterlo avere - spiega -. Ma confidiamo nel fatto che il Festino del 2024 sarà di grandissimo richiamo e coglie un aspetto di devozione religiosa che oltrepassa i confini della città». Nel corso della conferenza stampa di presentazione del Festino, venerdì scorso, Cannella ha specificato come il cantiere per mettere in piedi l’edizione 400 dovrà essere operativo già da subito. Venerdì, in piazza Bellini, dalle 14 alle 20, ci sarà un gazebo in cui chi vorrà potrà acquistare una cartolina affrancata al costo di un euro, appositamente stampata, e chiedere l’annullo del Festino. Si tratta di un bollo in bianco e nero con il logo stilizzato e la scritta «399° Festino di Santa Rosalia». Spiega Biagio Di Maria, responsabile regionale filatelia di Poste Italiane che «i bolli speciali che annullano i francobolli, per non essere riutilizzabili, sono diventati col tempo oggetti da collezione. Servono a rievocare o semplicemente a celebrare un evento, un episodio, una ricorrenza». Chi non ce le fa o si dimentica dell’appuntamento di venerdì pomeriggio al gazebo, non rimarrà a bocca asciutta: potrà lo stesso chiedere l’annullo nei sessanta giorni successivi agli uffici del Palazzo delle Poste, in via Roma.