«Abbiamo un serio problema di incolumità in questa città ed è doveroso affrontarlo». Ricordo e rabbia si mescolano nella protesta di piazza Virgilio a Palermo, dove questa mattina le donne del centro Amazzone sono esplose in una manifestazione che ha mandato in tilt per alcuni minuti il traffico della piazza. Un attraversamento pedonale continuo, che non ha lasciato scampo ad automobili e motociclette, rimaste ferme per diversi minuti mentre il gruppo nutrito di signore, molte delle quali armate di mazzi di fiori, hanno passeggiato senza interruzione lungo le strisce pedonali difronte l’ingresso laterale di villa Favaloro. Il punto scelto per la protesta non è affatto casuale.
Proprio in quel tratto lo scorso 12 giugno era stata investita Rosalia Zangara, ottantasettenne amica e componente del centro Amazzone, presa di petto da un 63enne alla guida di una Nissan. Dopo tre settimane di lotta è arrivata la triste notizia della morte di Rosalia e le amiche hanno deciso di mobilitarsi.
Un gesto che serve si a ricordare, ma che vuole essere soprattutto un messaggio a cittadini e istituzioni di una città che sembra diventare più selvaggia ogni giorni che passa: «Vogliamo trasformare questo suo sacrificio in una denuncia nei confronti di questa città diventata troppo violenta - spiega Lina Prosa, presidente del centro Amazzone -, noi sappiamo cosa succede quindi vogliamo porre l’attenzione e una denuncia nei confronti degli automobilisti che hanno l’obbligo di fermarsi davanti alle strisce pedonali e del Comune, considerato che ormai le strisce sono diventate invisibili».
Un gesto forte in omaggio alla cara amica con la speranza che questo possa svegliare le coscienze e le istituzioni. E c’è spazio anche per il ricordo: «Di quel giorno ricordo la meraviglia e lo stupore - racconta Augusta Modica - lei era sempre puntualissima, ma passavano i minuti e lei non arrivava. Invece era stata investita indegnamente. Oggi siamo qui, vediamo se gli automobilisti palermitani saranno in grado di rispettare delle signore che attraversano la strada».
Le parole di Lina Prosa, presidente del centro Amazzone, e di Augusta Modica