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Palermo, redarguito dalla compagna al telefono: «Fai lo scaltro, perché non chiami i mafiosi che hai...»

La donna parla senza mezzi termini e Settimo D'Arpa si preoccupa: «Ma te ne accorgi delle cose che dici? Ti sto bloccando...»

È stata una conversazione intercettata ad incastrare Settimo D’Arpa, uno degli arrestati nel blitz antimafia di oggi contro il clan mafioso di Resuttana. L’uomo parla con la sua compagna al telefono e lei, nonostante il compagno la inviti a smettere, rivela chiaramente la sua appartenenza a Cosa nostra.

«Te lo dico, fai lo scaltro, perché non chiami a tutti i mafiosi che hai... te lo dico davanti a tutti!», dice lei. «Io non ne ho mafiosi», tenta di difendersi lui. «Io non conosco nessuno di sti mafiosi...», continua. Ma la compagna non si ferma. «Te lo giuro su Dio, che se io ti vedo, io “l’ho lasciato perché domandava il pizzo”, ti giuro che lo faccio». «Ma te ne accorgi delle cose che dici al telefono?», sbotta preoccupato D’Arpa. «Sì, perché la verità... è la verità», insiste la donna. La discussione prosegue in un’altra telefonata. «Non siamo in via Sciuti, non siamo in via Notarbartolo che facevi spaventare i commercianti. Qua stai parlando con una persona», dice lei senza mezzi termini. «Capito? Con una donna. Si, stai parlando con una donna, non stai parlando con un commerciante che vuoi intimorire le persone, perché sapete fare solo questo...», lo apostrofa. «Io? - risponde D’Arpa - Ti sto pure bloccando nelle telefonate e messaggi. Ciao, buonanotte».

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