A quanto pare alcuni squali hanno cominciato a frequentare con consuetudine le acque siciliane. Un'altra Verdesca è stata avvistata nel Palermitano oggi pomeriggio. A riconoscerla e a fotografarla sono stati gli occupanti di una imbarcarzione che si trovava ormeggiata nei pressi del lido del carabiniere a Santa Flavia. Alla vista della pinna dello squalo, coloro che stavano facendo il bagno sono immediatamente risaliti sulla barca, anche se si tratta di esemplari che in una piccola percentuale di casi accertati ha attaccato persone. Non è il primo caso di avvistamento di questo tipo, segnale che fa pensare che questo tipo di squalo ha trovato un habitat ideale per la sua vita e per la riproduzione. "Gli squali sono sempre stati presenti nel Mediterraneo - spiega l'istruttore subacqueo Giorgio De Marco a gds.it - incluso il grande squalo bianco (Carcarodon carcharias). L'elevato numero di persone presente a mare, sia a terra che in barca, di fatto aumenta la possibilità di fare questi incontri. La verdesca (Prionace Glauca) avvistata oggi, conosciuta anche come squalo azzurro, non è una specie pericolosa per l'uomo. Si tratta di uno squalo pelagico la cui dieta è costituita da piccoli pesci (soprattutto sardine, sgombri, lanzardi, aguglie, sugarelli) e di molluschi cefalopodi (seppie, calamari, totani); saltuariamente aggredisce prede molto più grandi. Le nostre acque sono sicure - rassicura l'esperto - soprattutto se comparate con altri mari. Secondo le statistiche ci sono 622 possibilità in più di essere colpiti da un fulmine che di essere attaccati da uno squalo. Del resto un vecchio proverbio dice che l'unico posto dove sei sicuro di non incontrare uno squalo sono le vigne". L'ultimo avvistamento di Verdesca risaliva al 21 giugno scorso: lo squalo azzurro fu notato nel tratto di mare tra Solanto e Fondachello. Non lontano da quello visto oggi. (ph. Il pungolo di Bagheria)