Il soccorso alpino e speleologico siciliano e l’82° Csar dell’aeronautica militare ancora in azione per recuperare una turista rimasta ferita a Salina. La donna, una cinquantenne palermitana residente a Milano in escursione con un gruppo di amici nella zona del monte dei Porri, è scivolata sul sentiero procurandosi la sospetta frattura della caviglia che le ha impedito di proseguire. Dell'incidente si sono accorti tre uomini del Soccorso alpino, nell'isola per seguire un corso di formazione per guide vulcanologiche, che hanno lanciato l'allarme fornendo la prima assistenza alla ferita. Viste le condizioni climatiche proibitive a causa delle alte temperature e per ridurre al minimo i rischi, trattandosi di una zona impervia, è stata attivata l’aeronautica militare con la quale vige un consolidato rapporto di collaborazione ed allertato il 118. Dall'aeroporto di Trapani Birgi è decollato un elicottero HH 139B dell'82° centro Csar che ha imbarcato due tecnici del Sass, tra cui un medico, all'aeroporto di Boccadifalco (Palermo) per trasportarli sul luogo dell'incidente. I tecnici del soccorso alpino e un aerosoccorritore dell'aeronautica si sono calati col verricello. Il medico ha provveduto a immobilizzare l'arto della donna che è stata issata a bordo del velivolo per essere trasferita all'ospedale Papardo di Messina. Solo 24 ore prima era stata portata a termine un'altra missione congiunta per recuperare un escursionista palermitano di 62 anni colto da un malore nelle montagne sopra Altavilla Milicia. In caso di incidenti su pareti di roccia, sentieri, ambienti montani, ambienti innevati, scogliere, in grotta e gole fluviali o in caso di persone disperse in ambiente montano, impervio e ostile, per allertare il soccorso alpino è necessario chiamare il Numero unico di emergenza (Nue) 112, specificando che si richiede un intervento di soccorso sanitario in ambiente montano o impervio. L'operatore del #Nue112, applicando la specifica "Procedura operativa ambienti montani ed impervi", trasferirà la chiamata di soccorso alla centrale operativa del 118, la quale provvederà ad allertare il soccorso alpino e speleologico (Cnsas).