L’amministrazione comunale guarda in lontananza. E pur avendo messo in sicurezza la gestione dei cimiteri e delle sepolture per i prossimi 3-4 anni, non intende farsi trovare impreparata nel lungo periodo. Improponibile una nuova emergenza come quella che ha fatto dei Rotoli, con le 1500 bare insepolte, un caso nazionale. «Mai più», dice Roberto Lagalla che dopo avere archiviato la spaventosa situazione del camposanto di Vergine Maria, ha segnato un altro punto con l’approvazione del piano di riequilibrio rimodulato. Ma affinché il «mai più» invocato dal primo cittadino da aspirazione diventi certezza, serve necessariamente prevedere un nuovo cimitero. Tramontato quello che doveva nascere a Ciaculli, travagliatissimo ricovero d’anime rimasto solamente sulla carta dopo la definitiva bocciatura in Consiglio (pensato come un progetto di finanza, con la compartecipazione dei privati che mettono i soldi e poi in cambio hanno una gestione del bene pluriennale), ora fa capolino un’altra possibile soluzione. Riprovarci è la parola d’ordine. Un ampio servizio sul Giornale di Sicilia oggi in edicola