La buona novella arriva nel settimo giorno di patimento per l'Amap, l'azienda del Comune di Palermo finita con i conti sequestrati per una vicenda giudiziaria nella quale sono coinvolti alcuni suoi ex vertici. La procura ha accolto parzialmente l'istanza presentata dal legale della società, Giovanni Di Benedetto. I tre milioni messi sul piatto dal Comune andranno quindi direttamente su un conto corrente e serviranno a coprire le spese per pagare gli stipendi e garantire il carburante ai mezzi. In altre parole, non si blocca il servizio che serve, tra l'altro, non solo il capoluogo ma anche altri circa 40 comuni. Per il dissequestro dei 20 milioni invece bisognerà attendere la decisione del Riesame. Approfondimenti nel giornale in edicola domani