Palermo, agenti dell'Ucciardone in agitazione per i turni massacranti e le carenze d'organico
Gli agenti di polizia penitenziaria dell’Ucciardone lavorano in condizioni difficili, con turni massacranti a causa del personale sotto organico e del sovraffollamento dei detenuti. E lo fanno collezionando i comunicati sindacali che raccontano il loro disagio. I sindacati di polizia Cnpp, Sappe, Uspp, Osapp Cisl, Uil e Cgil proseguono lo stato di agitazione nel carcere Di Bona. «Oggi siamo stati presenti alla convocazione solo per gran senso di responsabilità in merito alla firma del fondo efficienza servizi istituzionali per il resto continua la rottura delle trattative con la direzione del carcere - dice il vice segretario regionale Cnpp Mezzatesta Maurizio - I sindacati da tempo chiedono interventi risolutivi da parte del provveditore e di una urgente convocazione che non arriva nonostante lo stato di agitazione e i tanti problemi sollevati dai dipendenti e le forme di protesta come l’astensione dalla mensa ordinaria di servizio». Nel corso della convocazione i sindacati hanno messo a verbale una nota firmata dei delegati dove sono state rappresentate le criticità sempre più gravi all’interno del penitenziario «come la carenza di organico - aggiungono i rappresentati degli agenti penitenziari - e alla preoccupazione del personale di godere del periodo di ferie estive senza ulteriori stravolgimenti dell’orario di lavoro nel quale ormai le 36 ore settimanali sono un lontanissimo ricordo. Gli agenti della polizia penitenziaria sono allo stremo».