Rubati nel parcheggio dell'Ufficio H di via Franco Taormina, due pulmini del Comune di Palermo, utilizzati per il servizio di trasporto di disabili gravi di tutte le età per riabilitazione e terapie. È stato tentato anche il furto di un terzo pulmino. «Un gesto infame non solo nei confronti del Comune di Palermo, ma soprattutto che danneggia il mondo della disabilità, al quale ogni giorno i servizi sociali dell’amministrazione cercano di prestare servizio». Commentano così il fatto accaduto, il sindaco di Palermo Roberto Lagalla e l’assessore alle Politiche sociali Rosi Pennino. «Il servizio è interamente gestito dal Comune e già domani contiamo di farlo ripartire con gli altri due mezzi rimasti a disposizione - proseguono il sindaco e l’assessore – Il gesto è ingiustificabile e da condannare e dispiace ancora di più, se si considera che questa amministrazione è al lavoro per prevedere accordi con il terzo settore che si vorrà rendere disponibile, a spese proprie, alla riparazione di 12 pulmini che abbiamo trovato non funzionanti all’Ufficio H, per rimetterli nelle disponibilità di utenti e del territorio, all’interno di servizi già finanziati dal Comune». Sulla vicenda si esprime anche il Garante per le persone con disabilità, Pasquale Di Maggio. «Ritengo davvero vergognoso e vile l'atto che si è perpetrato nei confronti delle persone che vivono già queste situazioni così difficili – dice Di Maggio -. Considero, inoltre, incomprensibile che ci si accanisca quasi scientemente contro le parti più fragili della nostra città; il gesto va condannato duramente ed i responsabili non possono e non devono rimanere impuniti. Stiamo già lavorando con l'amministrazione per la riattivazione immediata del servizio». «Condanniamo fermamente quanto avvenuto a Palermo, un gesto ignobile che, nell’immediato, priva i ragazzi disabili del servizio di trasporto e riabilitazione», dice l’assessore regionale della Famiglia, delle politiche sociali e del lavoro, Nuccia Albano. «Si tratta di un atto vergognoso e vile nei confronti di chi utilizza i mezzi per recarsi ad effettuare sedute di riabilitazione e terapie. Auspichiamo che i responsabili possano essere individuati», aggiunge.