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Palermo, la bottiglietta per il crack lasciata a scuola: lo sfogo della preside, «atto indegno»

La bottiglietta per il crack lasciata su una cattedra

«Un atto violento e indegno». È il commento della dirigente scolastica Antonella Di Bartolo, preside dell’istituto comprensivo Sperone-Pertini di Palermo. In un plesso di scuola elementare, intitolato a padre Pino Puglisi, durante la notte ignoti sono entrati rubando materiale informatico e mettendo a soqquadro armadietti ed aule. Il disprezzo di Antonella Di Bartolo è soprattutto per un altro grave atto. I malviventi, infatti, hanno lasciato sulla cattedra di una delle aule una bottiglia di crack. «Ignobile - continua la preside -, non ci sono altre parole per descrivere ciò che è avvenuto. Una negazione della vita nel luogo di vita per eccellenza, la scuola».

I bambini e le bambine, oggi, non sono potuti entrare nelle loro aule, i genitori attoniti sono rimasti qualche minuto fuori dai cancelli per capire, per esprimere solidarietà a una scuola sempre aperta, sempre protesa alla promozione del quartiere.

«Sono vicino alla comunità scolastica - afferma in una nota l’assessore regionale all’Istruzione e alla Formazione professionale Mimmo Turano. - dell’Istituto comprensivo Sperone-Pertini di Palermo. I furti e il raid vandalico che hanno colpito il plesso Padre Puglisi lasciano sgomenti non solo per il danno materiale arrecato alla scuola ma per il messaggio oltraggioso nei confronti dell’istituzione scolastica che non può e non deve essere lasciata sola davanti a questa criminale prepotenza».  L'Ufficio scolastico regionale, annuncia Turano, ha già disposto l’acquisto dei materiali rubati, «ma serve anche mandare un preciso segnale di vicinanza a docenti, studenti e famiglie che non possono e non devono essere lasciati soli».

Il direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale Sicilia, Giuseppe Pierro, dice che «il novero dei reati commessi, che l'autorità giudiziaria accerterà ai danni dell'istituzione scolastica Sperone Pertini di Palermo, rappresenta la necessità di marcare, con ancora più forza, la presenza dello Stato e la vicinanza delle istituzioni alle famiglie che affidano ogni giorno i proprio i figli e le proprie figlie alle nostre scuole. Desta maggiore preoccupazione - aggiunge - il messaggio di spregio lasciato all'interno dell'edificio, che ostenta il senso di impunità degli autori, proprio sul luogo deputato all'esercizio della funzione più alta della vita civica, la cattedra e l'insegnamento. Rimandiamo tutto al mittente e dalle cattedre delle nostre istituzioni scolastiche continueremo, con maggiore determinazione e coraggio, a insegnare e difendere la legalità e lo Stato di diritto. Anche in questo caso, la risposta dello Stato a questi attacchi è immediata e stiamo procedendo a riacquistare il maltolto in pochi giorni, grazie anche al contributo dei tanti enti del Terzo Settore, sempre vicini alle nostre scuole».

«Nelle ultime quarantotto ore - dichiara Aristide Tamajo, assessore all'Istruzione del Comune di Palermo - alcune scuole palermitane sono finite nuovamente nel mirino di vandali e delinquenti. Mentre alla scuola Giovanni Falcone dello Zen qualcuno ha lanciato sassi contro le imposte, mandando in frantumi i vetri, dalla scuola Puglisi dello Sperone e dall’asilo nido comunale La Malfa (zona Acqua dei Corsari) sono stati portati via computer, tablet, impianti di amplificazione, ma anche pannolini, carta igienica, latte, zucchero e altri alimenti. Domani mattina mi recherò personalmente nelle strutture coinvolte per verificare l’entità dei danni e per portare la mia vicinanza e quella del sindaco alle comunità educative e scolastiche. Intanto oggi stesso abbiamo acquistato tutto ciò che è stato rubato all’interno del nido La Malfa dove a giorni verrà consegnato anche un nuovo computer».

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