La psichiatra uccisa: domani sit-in a Palermo in ricordo di Barbara
«Mai più violenza» contro medici, sanitari e donne, i cui effetti rappresentano un problema di salute di proporzioni smisurate. La violenza è ormai un fenomeno dilagante, di ordine sociale e culturale prima ancora che sanitario. Bisogna aprire la strada ad una rivoluzione culturale, ma serve l’energia e l’impegno di tutti, partendo dalla consapevolezza che l’origine delle aggressioni contro le donne rappresentano una visione «di genere» strutturale e distorta che va estirpata». Con queste parole, il presidente dell’ordine dei medici di Palermo Toti Amato, componente del direttivo Fnomceo, il direttore del dipartimento di Salute mentale dell’Asp di Palermo Maurizio Montalbano, e Carola Vicari, presidente dell’Associazione italiana donne medico (Aidm) invitano medici, sanitari e cittadini al sit-in «Mai più violenza» dedicato a Barbara Capovani, alla sua famiglia e a tutte le vittime che hanno pagato con la loro vita l’esercizio della professione. L’appuntamento è a Villa Magnisi, sede dell’Omceo, domani mercoledì 3 maggio alle ore 15.30. Barbara Capovani, è stata aggredita mortalmente fuori dal suo reparto venerdì scorso a Pisa. Dell’omicidio è accusato Gianluca Paul Seung, 35enne di Torre del Lago (Lucca), suo ex paziente, che da domenica si trova rinchiuso in regime di custodia cautelare nel centro clinico del carcere Don Bosco di Pisa. Gli inquirenti gli contestano anche l’aggravante della premeditazione.