Notte di protesta per gli operatori sociosanitari di Villa Sofia-Cervello, a Palermo. "Siamo ancora in assessorato al fianco degli Oss che al 30 aprile verranno licenziati - dice Alfredo Guerriero del Nursind -. Questa è una vergogna, 50 famiglie lasciate nella tragedia, lavoratori abbandonati da tutte le istituzioni. Stiamo qui a morire di freddo ma noi non li lasceremo mai da soli".
Ieri e oggi anche la Fials ha avviato manifestazioni di protesta a sostegno di questo bacino di lavori che aveva ottenuto una prima proroga di un mese ma adesso rischia di perdere definitivamente il posto. Dall'azienda ospedaliera nessuna apertura, dunque adesso la protesta si è spostata davanti all'assessorato in piazza Ziino, dove si sono ritrovati questa notte.
Nei mesi scorsi i lavoratori erano scesi in piazza a Palermo per chiedere il rinnovo dei contratti di questi 56 operatori sociosanitari di Villa Sofia-Cervello rimasti fuori dalle proroghe disposte per il personale assunto durante l’emergenza covid. Nel frattempo i lavoratori hanno proseguito una raccolta firma tra colleghi e pazienti per chiedere la proroga del contratto superando quota 2.500 adesioni.
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