Mazzette Motorizzazione Palermo, finisce in carcere il funzionario trovato con mezzo milione in contanti
Il gip di Palermo Filippo Serio ha disposto gli arresti in carcere per il funzionario della Motorizzazione Luigi Costa, 58 anni, accusato di corruzione e accesso abusivo al sistema informatico. Costa, cui gli agenti hanno trovato in casa oltre mezzo milione di euro in contanti, era finito ai domiciliari nel corso di un’inchiesta della polizia stradale sulle mazzette alla Motorizzazione per garantire una corsia preferenziale ad alcune agenzie per le immatricolazioni delle auto, le pratiche di collaudo e la duplicazione delle carte di circolazione. L’aggravamento dei domiciliari è stato deciso perché l’indagato, come accertato dalla sezione della polizia giudiziaria della polizia stradale, avrebbe continuato a comunicare con un’altra indagata tramite un’utenza telefonica intestata alla figlia. Sono state segnalate «reiterate violazioni delle prescrizioni imposte dal giudice compiute da Costa che avrebbe utilizzato una utenza telefonica intestata alla figlia per comunicare con terze persone non conviventi. Avrebbe contattato quasi quotidianamente un’utenza intestata alla Regione siciliana ma in uso a un’indagata nel presente procedimento». A inchiodarlo sono state alcune intercettazioni dalle quali è emerso «l'utilizzo di sistemi di comunicazioni alternativi con la complicità dei familiari». Nel corso dell’operazione 21 tra funzionari e gestori di agenzie di pratiche automobilistiche sono finiti sott’inchiesta: otto funzionari della motorizzazione civile e altri 13 responsabili di alcune agenzie di disbrigo pratiche.