Un percorso riabilitativo per il recupero dei detenuti attraverso incontri settimanali con operatori sociali e specialisti per stimolare l' alfabetizzazione emozionale di chi vive tra le sbarre.
È stato presentato oggi nel carcere Pagliarelli di Palermo il progetto pilota promosso dal Movimento per la Gentilezza, presieduto da Natalia Re che prevede incontri settimanali con operatori sociali, psicologi e specialisti per favorire il percorso di riabilitazione e di reinserimento nella società dei detenuti.
"Il carcere e' un pezzo di città - spiega Pino Apprendi- dove sono ristretti uomini e donne, per scontare una pena o in attesa di giudizio. Inizieremo dei percorsi di collaborazione per parlare di Gentilezza con i detenuti delle carceri siciliane".
"Ringrazio Maria Luisa Malato, direttore della casa circondariale del Pagliarelli - spiega Natalia Re- e Pino Apprendi, responsabile dell'Osservatorio delle carceri Antigone per aver sposato questo progetto che vuole sensibilizzare l'opinione pubblica sul fatto che chi vive la realtà carceraria non è una persona senza identità, senza legami, senza una personalità ed una sensibilità. Il carcere non dovrebbe mai rappresentare una gabbia ma un luogo di riabilitazione, recupero, in cui il detenuto deve avere la possibilità di maturare una coscienza ed una consapevolezza su quelle che sono state le cause che lo hanno condotto in quel luogo. Mi auguro che arrivi anche un segnale forte dal ministero perché vogliamo che questi incontri vengano istituzionalizzato in quanto parte integrante del percorso di recupero".
Celebrata anche la festa del papà. I bambini e familiari dei detenuti hanno festeggiato con un po' di anticipo grazie allo spettacolo del puparo Vincenzo Mancuso. Lo show dei pupi, sponsorizzato dalla agenzia di viaggi Conca d'Oro, ha incantato i bambini che si sono assiepati sotto il palco per vedere da vicino i movimenti e ascoltare le battute di Nofrio e Virticchio. AGIUS e Universita' di Gorezde hanno poi offerto il rinfresco.