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Denunciato l'addetto alle cabine della Palermo-Cagliari, accusato di violenza da una passeggera

La Europa Palace al porto di Palermo (foto di Alessandro Fucarini)

È stato denunciato con l’accusa di violenza sessuale l’addetto alle cabine della nave Europa Palace (Palermo-Cagliari) accusato di avere molestato una passeggera catanese di 30 anni. Sulla vicenda interviene la compagnia di navigazione, la Grimaldi Lines «C'è un iter giudiziario che sta proseguendo - affermano da Grimaldi - e che stiamo seguendo con molta attenzione. Attendiamo di conoscere le decisioni della procura per agire nei confronti del marittimo che lavora da tanti anni con noi. Al momento attendiamo gli sviluppi, vista la delicatezza dell’indagine».

A raccontare la violenza è stata proprio la giovane, ieri mattina (domenica 12 marzo), alle cinque, ai dipendenti della reception della nave. La trentenne ha detto di aver chiamato l’ex fidanzato dopo essere stata violentata da un componente dell’equipaggio della nave che da Cagliari la stava portando a Palermo. Una vicenda che, però, non convince gli investigatori che finora non hanno trovato alcun riscontro alle parole della presunta vittima.

Visitata dai medici dell’ospedale Policlinico dopo la denuncia, la passeggera non avrebbe presentato alcun segno di violenza e non sarebbero state rilevate tracce di sue telefonate ad amici o ex fidanzati. Le indagini, coordinate dalla procura di Palermo e condotte dalla polizia, comunque, non si fermano. Dagli accertamenti sarebbe emerso intanto che la trentenne era sotto effetto di stupefacenti.

La vicenda inizia ieri mattina, 12 marzo, all’alba. Intorno alle cinque la presunta vittima lascia la cabina e va alla reception della nave per riferire quanto le sarebbe accaduto. Appena l’imbarcazione giunge in porto viene fatta scendere e viene sentita dalla polizia, alla quale fa un sommario identikit dell’autore delle molestie, in una seconda versione divenute violenza sessuale: si tratta di un marittimo che lavora per la Europa Palace della Grimaldi. La trentenne viene poi portata dai sanitari del 118 all’ospedale Policlinico per essere visitata. Il marittimo intanto viene identificato e sentito dagli agenti. Ai poliziotti racconta però una storia totalmente diversa. Nega di aver abusato della trentenne pur ammettendo di essere entrato nella sua cabina. «Ho solo consegnato degli asciugamani», dice alla polizia. La nave, ferma tutta la giornata per le indagini, ieri è ripartita per Cagliari alle 17. Anche oggi le indagini degli agenti della squadra mobile sono proseguite per cercare di ricostruire quanto successo sul traghetto.

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