I carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Palermo hanno eseguito una misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal gip di Palermo su richiesta della procura, nei confronti di un 39enne, residente a Palermo, accusato di usura aggravata dall’aver approfittato dello stato di bisogno della vittima. L’indagine è iniziata nel 2021 dopo che un giocatore d’azzardo che aveva accumulato debiti ha presentato una denuncia. A settembre del 2019, a causa di debiti di gioco, la vittima sarebbe rivolta all’indagato, che conosceva solo di vista ma che sapeva avesse le «conoscenze giuste», chiedendogli inizialmente un prestito di 800 euro con un tasso del 100% da restituire entro 30 giorni. In poco tempo le richieste di prestiti sono aumentate. A fronte di 6.000 euro avuti la vittima avrebbe dovuto restituirne 13.700. Il giocatore si è allora rivolto ai carabinieri perché non era più in grado di onorare i debiti contratti sempre con tassi elevati e perché avrebbe subito minacce sempre più violente se non avesse rispettato i patti. Le indagini sono state svolte anche attraverso il monitoraggio dei «profili social» utilizzati dal finanziatore che comunicava in questo modo con la vittima. Questo ha permesso di riscontrare le dichiarazioni rese dal debitore.