Furto aggravato. È questa l’ipotesi di reato a carico di un giovane di Alia, arrestato in flagranza di reato dai militari della locale stazione dei carabinieri guidata dal maresciallo Alberto Castello. I controlli sul territorio, sempre più frequenti, hanno permesso di individuare, insieme al personale Amap di Palermo, un parallelo sistema illecito per attingere l’acqua dalla rete pubblica. Il giovane trentaduenne, dopo aver disdetto nel 2021 il contatore dell’acqua, ha provveduto in modo artigianale a costruire con flessibili, tubi e un nuovo contatore con un apparecchio simile al preesistente, perfettamente funzionante, un sistema di approvvigionamento che consentiva di attingere regolarmente l’acqua dalla condotta pubblica, garantendosi quindi a costo zero la regolare alimentazione idrica della sua abitazione. Al termine degli accertamenti condotti nell’abitazione, è stat rimosso e sequestrato l’intero sistema illecito, mentre per il giovane aliese i militari dell’Arma hanno provveduto a far scattare le manette, arrestandolo in flagranza di reato per il reato di furto aggravato. Questa mattina, presso il tribunale di Termini Imerese, si è svolta l’udienza di convalida innanzi al giudice Claudia Camilleri, chiamata a vagliare il quadro probatorio, e alla fine ha disposto la convalida del fermo. L’udienza è stata rimanda al prossimo 7 marzo nella quale verrà valutata per l’imputato l’applicazione della messa in prova.