Ritardi nella consegna trimestrale a domicilio di pannoloni e traverse a disabili e allettati. E protestano a Palerm i destinatari della fornitura e le loro famiglie, perché nonostante le richieste vengano fatte prima della scadenza dei tre mesi, i presidi non arrivano e bisogna correre ai ripari e acquistarli di tasca propria. Chi può permetterselo ovviamente.
Il calendario non viene rispettato dalla ditta che porta a domicilio i presidi sanitari indispensabili agli incontinenti. Alcuni stanno aspettando da più di un mese. “Prima il piano terapeutico prevedeva la fornitura dei presidi per un anno, adesso ogni tre mesi dobbiamo rinnovare la richiesta – lamenta la nipote di una donna che attende la fornitura da più di dieci giorni -. Queste lungaggini burocratiche stanno bloccando le consegne perché il numero di richieste da smaltire ogni tre mesi sono tantissime. Abbiamo sollecitato l’Asp via mail più volte anche perché al telefono non risponde mai nessuno. Abbiamo contattato anche la Santex che è la ditta milanese che si è aggiudicata l’appalto e fornisce i presidi sanitari ma ci hanno riposto che possono agire solo arriva loro la richiesta da parte dell’Asp”.
E se i familiari segnalano grossi disagi per la necessità di doversi addossare ulteriori spese, ancora più grave è la condizione di quei pazienti che sono soli e non hanno nessuno che possa andare a reperirli, anche di tasca propria. Sulla questione interviene direttamente l’Asp che comunica subito una buona notizia. “Dopo un periodo transitorio a cavallo tra la scadenza e l’aggiudicazione del nuovo appalto – riferiscono dall’Asp - le forniture agli utenti aventi diritto vengono adesso autorizzate, come in passato, per un anno e non più per tre mesi”. Sui ritardi garantiscono che “si sta monitorando l’intera articolazione dell’organizzazione per andare incontro, nel rispetto dei tempi, alle richieste degli utenti”.
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