Palermo in ansia per Biagio Conte, rete di solidarietà e preghiere: "Ora lui ha bisogno di noi"
Non solo pensieri e preghiere per Biagio Conte ma anche una grande rete di solidarietà per non far mancare al missionario laico quello che serve nel momento della sua malattia. Le condizioni di fratello Biagio, che da mesi lotta contro un cancro al colon, si sono aggravate in questi giorni e tutta la città è in apprensione per la sua salute. Alessio e Gianluca Pellegrino, di 29 e 39 anni, affetti da tetraparesi spastica, noti per aver raccontato ai media la loro storia, ieri hanno creato un gruppo whatsapp dal nome “Aiutiamo fratello Biagio” attraverso il quale invitavano tutti a partecipare ad una raccolta fondi per l’acquisto di ausili assorbenti, cateteri e tutto quello che può servire in questo momento a Biagio Conte. La solidarietà dei palermitani non si è fatta attendere. In poche ore in tantissimi hanno raccolto l’appello e tutto quello che serviva è arrivato. “Conosciamo bene Biagio Conte – spiegano i fratelli Alessio e Gianluca Pellegrino – abbiamo collaborato molte volte con la sua missione. Ha fatto tanto per questa città e ha salvato la vita di tante persone, ora è lui ad aver bisogno di noi”. Era stato proprio il missionario, che a Palermo gestisce diverse comunità per i poveri, a comunicare la sua battaglia contro il male e aveva chiesto di pregare per lui. Aveva scritto anche una lettera all’arcivescovo Corrado Lorefice, informandolo sulle sue condizioni di salute. “Caro pastore Corrado, sono molto preoccupato, stammi vicino, mi affido alle tue preziose preghiere – scriveva - sappi che le mie misere preghiere sono vicine a te e a tutta l’amata Santa Chiesa”. E in cattedrale ieri, durante la celebrazione del 35° anniversario della sua ordinazione presbiterale, monsignor Lorefice ha elevato una preghiera per Biagio Conte. “In questo momento chi è vicino a fratello Biagio – ha detto l’arcivescovo – chiede preghiere e attenzione per gli ospiti della Missione. La chiesa di Palermo prega per lui”. Anche il sindaco Roberto Lagalla chiede di essere costantemente informato sulle condizioni di fratel Biagio. “La mia vicinanza e il mio incoraggiamento – dice il primo cittadino - nei suoi confronti sono quelli di un’intera città che si stringe attorno al missionario laico in questa dura battaglia". Da notizie trapelate da alcuni operatori sanitari, Biagio Conte starebbe percorrendo l’ultimo miglio della sua esistenza e aggrappati all’ultima speranza ci sono coloro che nel frate missionario hanno riscoperto il senso della vita e l’appartenenza alla comunità. Vivere in un mondo senza Biagio Conte per molti è impensabile. Fratello Biagio ha iniziato la sua missione portando conforto ai senzatetto della stazione centrale. Per loro si è battuto con proteste e digiuni e nel 1993 ottenne l’utilizzo di alcuni locali in via Archirafi, dove fondò nel 1993 la Missione di speranza e carità. In missione da giorni tutti gli ospiti e i volontari sono riuniti in preghiera. Si chiede a Dio di lasciarlo ancora un po' di tempo su questa terra dove tanti hanno ancora bisogno di lui.