Tutta Casteldaccia è sconvolta e costernata. Credere che una figlia di 17 anni possa essere capace di uccidere la propria madre pare quasi impossibile, eppure di fronte al medico legale e all’evidenza dei fatti, la giovane ha confessato che ad uccidere Teresa Spanò, sua madre, era stata lei. La signora, di 55 anni, era una maestra della direzione didattica Casteldaccia e da tutti è descritta come una persona per bene, gentile e a modo. La ragazza ha provato a far credere inizialmente che la madre si era suicidata. Nessuno a Casteldaccia descrive il rapporto tra madre e figlia così difficile e contrastato da poter presagire una tragedia simile. Profonda tristezza e grande preoccupazione sono state manifestate anche dal primo cittadino di Casteldaccia, Giovanni Di Giacinto. «Non ci può essere disagio giovanile che possa arrivare a fare uccidere la propria madre – commenta il sindaco - non è giustificabile. Spero che venga dato tutto l’aiuto necessario a questa ragazza anche se la vita alla mamma non potrà essere restituita. Conoscevo bene la maestra Teresa. Da tanti anni insegnava a scuola a Casteldaccia, una persona eccezionale. È una tragedia dalle dimensioni enormi. La ragazza va aiutata ma anche recuperata. Pensiamo che queste tragedie siano lontane da noi e invece così non è. E accadono, inoltre – conclude il sindaco Di Giacinto -all’interno delle famiglie che dovrebbero essere i luoghi più sicuri. Insieme a me, il presidente del Consiglio comunale, gli assessori e i consiglieri comunali si stringono a tutta la direzione didattica di Casteldaccia per la prematura e tragica perdita della maestra Teresa Spanò».