Palermo, il Tar sospende la decisione del Comune e salva il Capodanno al Kalhesa
Il Capodanno nel locale del Kalhesa, a Palermo, è salvo. A poche ore dalla notte di San Silvestro, il Comune di Palermo con una determina notificata ieri, aveva disposto la chiusura immediata del locale Kalhesa per 7 giorni, a causa delle presunte violazioni della normativa vigente in materia di emissioni sonore e contestando altresì lo svolgimento di alcune serate danzanti senza la licenza. La società Tobida srl, che gestisce il locale, ritenendo ingiusto il provvedimento che rischiava di rovinare il festeggiamento del Capodanno a oltre 300 persone, assistita dagli avvocati Giovanni Puntarello e Luciana Maria Russo, si è rivolta al Tar di Palermo presentando un ricorso d’urgenza. Il presidente del Tar Palermo Salvatore Veneziano ha accolto la sospensiva ritenendo fondate le ragioni di particolare urgenza. «Considerato tuttavia che sussiste il chiesto “caso di eccezionale gravità e urgenza” - si legge nel provvedimento del presidente - con riferimento alle programmate attività di somministrazione di alimenti e bevande relative all’ormai prossimo Capodanno, e che la determinazione dirigenziale non reca alcuna indicazione delle specifiche date nelle quali effettuare la disposta chiusura, può ovviarsi disponendo la sospensione della determina dirigenziale censurata per il tempo occorrente per la proposizione del ricorso e della rituale domanda cautelare, fermo il rigoroso rispetto delle autorizzazioni delle quali la ricorrente è munita e di tutte le normative, discipline e limiti previsti per le attività autorizzate e che andranno ad essere svolte».