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Palermo, morto Mauro Bellassai: per 20 anni direttore sanitario della clinica La Maddalena

Mauro Bellassai

Lutto nel mondo della sanità a Palermo. È morto all'età di 69 anni Mauro Bellassai per oltre 20 anni direttore sanitario della clinica La Maddalena. A darne l'annuncio è stata la stessa struttura ospedaliera attraverso un post nella pagina Facebook.

Bellassai, medico radiologo, è stato un conoscitore ed esperto della sanità privata accreditata. "Ha dedicato la sua vita e la sua carriera alla crescita della nostra struttura, traghettata sotto la sua gestione da piccola casa di cura privata accreditata a Dipartimento oncologico di III livello, punto di riferimento nel panorama regionale per la diagnosi e la cura dei tumori", si legge nel post di cordoglio della clinica.

Bellassai è stato direttore sanitario della clinica La Maddalena dal 1999 al 2020. "Lavoratore instancabile, fortemente convinto della necessità di raggiungere obiettivi di qualità, sia organizzativi che clinici, ha sempre mostrato la sua natura di uomo colto sorridente e paterno, entusiasta delle sfide, motivatore anche nei momenti di difficoltà". E ancora: "Lascia un ricordo indelebile in tutti noi, il suo esempio continuerà ad ispirare il nostro lavoro quotidiano. È stato un onore per noi collaborare con lui".

Tantissimi i messaggi di cordoglio su Facebook, decine quelli in risposta al post della clinica. Fra questi spicca il lungo ricordo di Debora Castrogiovanni, responsabile dell’unità di Senologia diagnostica della clinica La Maddalena: "Oggi la notizia della tua scomparsa, Mauro caro, mi ha profondamente addolorato - è uno dei passaggi del suo messaggio -, ma anche fatto percepire il dono infinito della tua amicizia e di quel sorriso sempre pronto, dietro ad una barba che ne lasciava intravedere l’aspetto, capace di conferire più energia e motivazioni, in un cammino lavorativo finalizzato alla cura e alle attenzioni del paziente: obiettivo di noi tutti, in quella che considero la famiglia della Maddalena. Ti ho sempre percepito come una figura protettiva, e bastava uno sguardo di intesa per trovare soluzioni o per scambiarci la reciproca stima".

Chi ha lavorato con lui lo ricorda con affetto: "Ci sono persone dal peso specifico importante. Non ti lasciano mai, continuano a vivere in noi, nella nostra vita, nei nostri ricordi. Tu caro direttore sei fra queste, le tue parole non svaniranno mai, e molto di quel che sono lo devo a te. Grazie Direttore, è stato un privilegio aver lavorato insieme a te", scrive Germana Marengo. "Uomo di grandi valori che sicuramente lascia un immenso vuoto in chi l’ha conosciuto e cresciuto a livello professionale con lui  le mie più sentite condoglianze alla famiglia", aggiunge Rita Mazzamuto.

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