Arrestato dalla polizia un 23enne palermitano, ritenuto responsabile, dei reati di furto aggravato in concorso, resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento. Intorno all’una di notte, durante il servizio di controllo del territorio, i poliziotti, su disposizione della centrale operativa, si sono diretti presso il quartiere Arenella, dove era stato segnalato, al numero unico 112, il furto appena consumato di un’autovettura ad opera di due soggetti in fuga. Gli equipaggi in perlustrazione hanno subito effettuato dei giri di controllo lungo le possibili vie di fuga dei ladri, riuscendo, dopo pochi istanti, ad intercettare il veicolo rubato, una Fiat Panda di colore rosso, sul lungomare Cristoforo Colombo. Gli agenti, raggiunto il mezzo in fuga, hanno intimato l’«alt polizia», azionando i dispositivi di segnalazione acustici e luminosi in dotazione, ma i due a bordo non hanno rispettato l’ordine ed hanno anzi accelerato con il chiaro intento di fare perdere le proprie tracce. Ne è nato un inseguimento durante il quale i due giovani si sono resi protagonisti di spericolate e sconsiderate manovre, effettuate ad alta velocità, mettendo a repentaglio la sicurezza stradale. Gli agenti hanno fornito in tempo reale l’itinerario dei fuggitivi alla sala operativa in modo da far convergere altre volanti in ausilio. L’azione della polizia ha sortito gli effetti sperati in via Papa Sergio I, quando un’altra pattuglia, proveniente dal senso di marcia opposto, si è trovata davanti all’auto dei sospettati, bloccandone la fuga, dopo una leggera collisione tra i mezzi e senza conseguenze alle persone. I due giovani scesi dal mezzo sono fuggiti in direzioni opposte e, mentre quello alla guida ha fatto perdere le proprie tracce, l’altro è stato raggiunto, bloccato ed identificato. Si ratta appunto di un ragazzo di 23 anni. La Fiat Panda, su cui sono stati constatati, nella parte sotto lo sterzo, le tracce della manomissione, è stata riconsegnata al legittimo proprietario, mentre il 23enne fermato, arrestato nella flagranza dei reati di furto aggravato in concorso, resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento, in attesa del rito della direttissima è stato condotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari. Sono in corso le indagini per risalire all’identità del complice.