Adotta un cane al canile comunale di via Tiro a Segno e dopo poche ore scopre che l’amico a quattro zampe, una meticcia di tre mesi, alla quale aveva già dato un nome e presentato la sua nuova famiglia, è ammalata e ha pochi giorni di vita. E’ successo a Daniele Davide di Mondello che vive contemporaneamente rabbia e infinita tristezza. “Ho lasciato il cane in clinica tre ore dopo averlo adottato perché, arrivato a casa, ha cominciato a stare male – racconta -. Non appena il veterinario lo ha visitato mi ha detto che il cane era affetto di una malattia già in stadio avanzato e che non c’era cura per lui. Mi hanno fatto adottare un cane malato allo stadio terminale. Non mi è stato dato nessun certificato di sana costituzione. Potrei anche chiedere un risarcimento per ciò che ho vissuto. Non tanto per i 160 euro che ho pagato per la visita e gli esami quanto piuttosto per la tristezza che sentiamo ancora io e mia moglie. Se avessi avuto un altro cane si sarebbe ammalato anche quello e adesso non posso portare un altro cane in casa se non passano almeno tre mesi. ”. Trascorsa la notte in clinica, il cucciolo è stato portato da Daniele Davide di nuovo al canile per essere visitato dai veterinari. “Con profondo dispiacere apprendo quanto accaduto ad una piccola ospite del presidio sanitario del canile municipale ed ai signori, autori del nobile gesto dell'adozione – commenta l’assessore comunale con delega, tra le altre, al benessere degli animali - Proprio il presidio sanitario di via Tiro a Segno, è stato, sin dal momento del mio insediamento, oggetto di attenzione, interventi e migliorie, documentabili. Devo tuttavia sottolineare che il Comune è responsabile della struttura che, come può essere verificato, versa in ottime condizioni, dal punto di vista dell'igiene e della qualità degli spazi. L'aspetto sanitario è ovviamente ed esclusivamente nelle mani del servizio veterinario dell'Asp di Palermo, che è chiamato a svolgere un servizio all'interno della struttura. Era già in programma un incontro con i vertici dell'Asp – conclude l’assessore -dai quali ho già avuto disponibilità, per affrontare proprio il tema delle criticità che attengono l'aspetto medico veterinario. In ogni caso, da subito, avvierò una indagine interna, per verificare eventuali disattenzioni od omissioni in tema di cure mediche e assistenza ai nostri piccoli ospiti a quattro zampe”. Dall’unità operativa presidi veterinari Igiene Urbana dell’Asp di Palermo spiegano che il cucciolo era arrivato da solo un giorno al canile, prelevato dalla strada e sottoposto a visita veterinaria di ingresso e subito dopo posto in osservazione nel reparto isolamento del canile. “Come tutti i cani prelevati in strada – aggiungono dall’Asp - il veterinario non è in possesso di informazioni anamnestiche ed applica la procedura standard che prevede identificazione e, se le condizioni sanitarie lo consentono, trattamenti antiparassitari e profilassi vaccinale al fine di preservare le condizioni sanitarie dell’intero canile. Il cucciolo è stato poi dato dal Comune in “affido temporaneo” ai signori interessati che però non hanno avuto il previsto colloquio con i medici veterinari Asp della struttura durante il quale sarebbero stati informati sui rischi sanitari impliciti nel ricevere in affidamento un cane appena entrato in canile e quindi appena vaccinato e per il quale non si ha ancora un quadro clinico completo, inoltre sarebbe stato loro consigliato di posticipare l’affidamento. Nessuna norma prevede il rilascio di documentazione sanitaria, ma per prassi consolidata al momento dell’adozione definitiva con passaggio di proprietà del cane dal Comune al privato, i medici veterinari rilasciano le informazioni sanitarie”. Il cane adesso è rientrato al canile dove continua la terapia iniziata presso la clinica privata in apposite strutture di degenza, con controlli sanitari ripetuti anche nelle ore notturne.