L’ultima, paradossale, truffa su un conto bancario l’ha subìta... un addetto ai lavori. Neppure le raccomandazioni fornite dal suo istituto di credito ai più amatoriali fruitori di saldi, bonifici e pagamenti ora possibili con l’accesso on line, ma che i dipendenti conoscono bene, lo hanno salvato dal fatale click su un sms arrivato sul cellulare che faceva scattare un allert: messaggio aperto e gli hacker via con 60 mila euro. Stessa sorte toccata ad un collega che si è ritrovato una spesa di tremila euro addebitata sulla carta di credito senza che lui l’avesse mai uscita dalla tasca in quel periodo: spese mai fatte, complice qui la risposta alla telefonata da un fantomatico call center con voce registrata: attenzione, stanno cercando di accedere ai tuoi pin... Le istruzioni per difendersi dall’attacco erano in realtà fornite dallo stesso hacker che gli stava clonando con successo i codici.
Dal phishing allo spoofing, fino alla sim swap fraud, nomi misteriosi dietro ai quali si nascondono strumenti che provocano perdite ingenti per i correntisti (sono praticamente arabo per anziani e adulti in generale tecnologicamente imbranati) che sempre più spesso decidono di rivolgersi ad un legale per recuperare le somme indebitamente sottratte. Cosa che ora succede più facilmente.
«In questo ultimo periodo si sono moltiplicate le truffe bancarie attraverso il sistema dei smishing (sms ingannevoli inviati attraverso numeri che sembrano essere quelli della propria banca) e vishing (telefonata di un falso operatore bancario)», spiega l’avvocato Alessandro Palmigiano, che segue numerose cause di cittadini truffati assieme al collega Mattia Vitale - Un primo caso è stato già accolto dall’arbitro bancario e finanziario a giugno». Per il sindacato Fabi: non può essere sempre colpa della disattenzione degli utenti. E insieme alla raffica di attacchi hacker alle banche si moltiplicano sempre di più le sentenze che condannano al pagamento gli istituti di credito.
Un servizio di Connie Transirico nell'edizione di Palermo del Giornale di Sicilia in edicola oggi.
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