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Palermo, distributore di carburante in viale Regione può restare in attività: ricorso respinto

L'edificio in cui ha sede il Cga Sicilia, in via Filippo Cordova, a Palermo

Potrà proseguire l’attività dell’impianto di carburante in viale Regione Siciliana, a Palermo, realizzato nei pressi del cavalcavia di Bonagia. A nulla è valso il ricorso presentato dalla società Fuelpower srl, che aveva contestato prima al Tar e poi in appello il permesso rilasciato dal Comune di Palermo alla G.P. srl per costruire la stazione che, secondo il ricorso, avrebbe di fatto rappresentato una sovrapposizione di impianti nella stessa area commerciale.

I giudici del Consiglio di giustizia amministrativa, presieduto da Fabio Taormina, hanno respinto il ricorso e legittimato il provvedimento dell’amministrazione comunale di Palermo che per concedere l'autorizzazione ha ridotto a 50 chilometri orari il limite di velocità nell’asse viario principale del capoluogo. Sono state accolte le richieste della G.P. srl assistita dagli avvocati Girolamo Rubino e Lucia Alfieri.

«In particolare, il Cga - scrivono i due legali - ha avuto modo di affermare che il criterio della vicinitas, che abilita l’imprenditore commerciale concorrente all’impugnazione di titoli edilizi e autorizzativi con riferimento alla nozione di unicità o identità del bacino d’utenza, postula la rigorosa dimostrazione di un reale pregiudizio che venga a derivare dalla realizzazione dell'intervento assentito, specificando con riferimento alla situazione concreta e fattuale come, perché, ed in quale misura il provvedimento autorizzatorio incida la posizione sostanziale dedotta in causa, determinandone una lesione concreta, immediata e di carattere attuale».

Circostanze che «non sono state riscontrate dai giudici amministrativi - continua la nota -, i quali, di contro, hanno evidenziato che l’impianto che la società Fuelpower srl avrebbe voluto realizzare non solo non è attivo, ma per di più la relativa richiesta di realizzazione è stata oggetto di diniego da parte del Comune di Palermo, con la conseguenza che non sussiste alcuna attuale vicinanza tra gli impianti delle due società, tale da poter individuare un medesimo bacino di utenza; per altro il Cga ha rilevato che gli impianti della società G.P. srl afferiscono ad un’area territoriale talmente vasta da escludere in nuce la presenza delle condizioni soggettive che avrebbero potuto legittimare l’azione promossa dalla società Fuelpower».

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