L’uomo arrestato per spaccio di droga nel parcheggio dell’Università di Palermo è un ricercatore e adesso l’ateneo vuole avviare un procedimento disciplinare.
Si tratta di un ricercatore della facoltà di Scienze economiche e statistiche. L’Università chiede alla magistratura informazioni ufficiali per valutare il caso ed avviare un'eventuale azione disciplinare. Una richiesta per conoscere gli atti giudiziari sarà inviata in Procura dalla amministrazione dell'ateneo, che sul caso vuole vederci chiaro.
Al centro delle indagini c'è Antonio Pietro Maria Morreale, 29 anni, finito nei guai dopo un controllo dei carabinieri nell'area di sosta sul lato di via Ernesto Basile della cittadella universitaria. Sulla sua macchina sono stati trovati 640 grammi di hashish e 25 grammi di marijuana, un coltello a serramanico e un bilancino di precisione: una quantità di sostanze non indifferente e tutto il necessario per preparare le dosi. Morreale è stato condotto in caserma in attesa di comparire davanti al giudice per la convalida dell’arresto. Al termine dell’udienza, è stato rimesso in libertà con l’applicazione della misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Adesso i carabinieri si chiedono dove il ricercatore universitario si fosse rifornito di droga e quali siano i suoi contatti nel giro dello spaccio. Il sospetto degli investigatori, è che l’uomo potesse vendere dosi tra i viali dell’ateneo, dove si sarebbe sentito al sicuro anche per via del suo impegno professionale.
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