Nella settimana dal 12 al 18 settembre in Sicilia, secondo quanto si afferma in una nota della Regione, si registra un ulteriore decremento delle nuove infezioni ed un’incidenza pari a 6033 (-7.5%), con un valore cumulativo di 136/100.000 abitanti. Il tasso di nuovi positivi più elevato rispetto alla media regionale ha toccato le province di Messina (190/100.000 abitanti), Siracusa (153/100.000) e Catania (130/100.000). Le fasce d’età maggiormente a rischio risultano quelle tra i 60 ed i 69 anni (167/100.000) e tra i 70 e i 79 anni (168/100.000). Anche le nuove ospedalizzazioni sono in lieve diminuzione.
«Per quanto riguarda la campagna vaccinale - continua la nota della Regione Siciliana - i dati del report fanno riferimento alla settimana dal 14 al 20 settembre. Nella fascia d’età 5-11 anni, i vaccinati con almeno una dose si attestano al 25,97% mentre hanno completato il ciclo primario di vaccinazione 68.843 bambini, pari al 22,34%. Gli over 12 anni vaccinati con almeno una dose si attestano al 90,76% del target regionale. Ha ultimato il ciclo primario l’89,43% del target. I vaccinati con terza dose sono 2.763.067 pari al 72,30% degli aventi diritto».
Inoltre, proseguono gli uffici regionali, «dal primo marzo è iniziata la somministrazione della quarta dose per gli over 12 con marcata compromissione della risposta immunitaria e dal 13 luglio è stata estesa agli over 60 ed alle persone ad elevata fragilità over 12 anni, purché sia trascorso un intervallo minimo di almeno 120 giorni dalla prima dose di richiamo o dall’ultima infezione successiva al richiamo (data del test diagnostico positivo). Dal primo marzo sono state effettuate complessivamente 107.095 somministrazioni di quarta dose di cui 103.547 a soggetti over 60», prosegue la nota.
Si segnala, poi, «l'ultima circolare del Ministero della Salute del 07/09/2022, che ha autorizzato la somministrazione della dose booster - con i vaccini m-Rna bivalenti Original/Omicron BA.1 - agli over 60, alle persone di elevata fragilità e alle fasce di età over 12 in attesa della prima dose booster includendo anche operatori sanitari, operatori e ospiti delle strutture residenziali per anziani e donne in gravidanza», conclude la Regione.
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