Lei ha denunciato dopo una notte insonne di avere subìto violenza sessuale da un uomo che doveva riaccompagnarla a casa dopo una serata in un pub della Vucciria, noto quartiere del centro storico di Palermo. Lui, inchiodato dalle immagini di una videocamera che hanno ripreso la targa dell’auto dove è avvenuto tutto e persino il suo volto, ha cercato di difendersi: abbiamo fatto sesso, ma lei era d’accordo. Ma dopo la minuziosa descrizione di quanto le era accaduto, la ragazza di 29 anni aveva un'ulteriore prova difficile da smontare: una visita medica che ha accertato la violenza patita. Così per un uomo di 44 anni dopo le indagini della Procura di Palermo, è scattato l’arresto. Il giudice per le indagini preliminari ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere che ha convalidato le indagini condotte dal commissariato di San Lorenzo. I funzionari di polizia hanno raccolto il drammatico racconto della ragazza, accompagnata in commissariato da un amico. La storia messa a verbale è terribilmente lineare e riguarda la notte tra lunedì e martedì della scorsa settimana. La ragazza agli agenti della sezione Codice rosso racconta di aver trascorso la serata in piazza Garraffello, tra locali e tanti altri giovani. Lì conosce un uomo con cui chiacchiera e che, a fine serata, si offre di accompagnarla a casa in auto. Lei non ha alcun sospetto e accetta. I due, in auto, si dirigono verso casa di lei. Ma lungo la strada, una volta giunti in via La Malfa, lui devia il percorso e imbocca una stradina laterale e buia. Ferma la vettura e tenta di baciarla. Lei non ci sta, tenta di ribellarsi, ma lui la violenta. Fino a quando la ragazza riesce ad uscire dall’auto e a fuggire. Torna a casa, sconvolta. La mattina si confida con un amico e decide di denunciare tutto. Così, dopo la verbalizzazione al commissariato San Lorenzo, la ragazza viene accompagnata in ospedale dove - è il rapporto della polizia - le vengono riscontrate lesioni compatibili con una violenza sessuale ed ecchimosi in diverse parti del corpo, tracce evidenti procuratesi nel tentativo di sfuggire alla presa del suo violentatore. Scattano, intanto, le indagini. La squadra investigativa del commissariato va alla vucciria e percorre il tratto di strada fatto dalla ragazza e dall’uomo che la doveva solo accompagnare a casa. Vengono censite le videocamere del percorso e visionati i filmati registrati durante il loro passaggio. Il racconto della ragazza è confermato dai frame: si vede transitare l’auto di cui lei ha fornito il numero, il viso di lui, e persino una vistosa ammaccatura alla sinistra della targa, di cui lei aveva parlato. Tutto torna. Scatta la richiesta di misura cautelare. E la versione dell’uomo che traballa davanti alle accuse e ai riscontri raccolti dalla polizia.