Ci sono le spese per i beni primari, per le bollette di luce e gas, per l’affitto, i mezzi di trasporto e chi più ne ha più ne metta. Per le famiglie siciliane si prospetta un inverno davvero duro e fatto di sacrifici. Tra le spese necessarie ci sono anche quelle per permettere ai propri figli di frequentare la scuola. Centinaia di euro per libri e materiale didattico. Ecco che allora, a Palermo, i giovani si autorganizzano per aiutare le famiglie, soprattutto quelle in difficoltà. Il risultato è un mercatino del libro usato in alcune scuole della città - lo scientifico Albert Einsten e l’Ernesto Basile, il liceo classico Umberto I e l’istituto commerciale Pio La Torre - per permettere agli studenti di vendere i libri che non usano più e di acquistare quelli che servono a metà prezzo. Ogni mattina, dalle 9 alle 12, i collettivi autonomi delle quattro scuole, che fanno parte del Coordinamento studenti palermitani, montano banchetti e striscioni e iniziano a raccogliere e catalogare i libri. «Da studenti raramente ci occupiamo di acquistare direttamente i libri, e di conseguenza non abbiamo idea del dispendio economico che essi portano alle nostre famiglie. Centinaia di euro ogni anno. Il mercatino serve anche a questo, responsabilizzare gli studenti e trovare una soluzione nell’autorganizzazione, nello scambio», spiega Giorgio Caruso del collettivo autonomo dell'Einstein. E c’è pure l’elemento ecologico, come spiega Nicoletta Sanfratello del collettivo autonomo dell'Umberto I: «Il mercatino del libro usato è importante anche per far rivivere i nostri libri, che altrimenti verrebbero abbandonati in vecchi scatoloni, e aiuta l’ambiente favorendo il riciclo e riducendo lo spreco di carta». Per acquistare o vendere i libri di testo è possibile contattare le pagine social dei collettivi.