Tutti a Ventimiglia di Sicilia si sono stretti attorno alla famiglia di Rosario Pagano, il poliziotto in pensione che all’età di 65 anni ha perso la vita in un incidente in moto sulla statale Palermo-Agrigento, all’altezza di Villafrati, scontrandosi con un’Audi. Non è riuscito ad arrivare neanche in ospedale. Quando sono intervenuti i sanitari del 118, sul posto, non c’era già più nulla da fare. I funerali si sono svolti nella Chiesa Madre e amici e parenti sono andati a portare l’ultimo saluto all’uomo che tanto amava Ventimiglia. Entrato in pensione, aveva deciso di trasferirsi in quella terra che suo padre gli aveva insegnato ad amare. Al funerale erano presenti anche tanti suoi colleghi della caserma Lungaro, dove Pagano ha lavorato tanti anni. «La morte dopo la malattia si accetta più facilmente - dicono alcuni amici di Rosario - ma un incidente come questo priva la famiglia di un affetto tanto caro, da un momento all’altro, senza dare loro il tempo di metabolizzare cosa è accaduto, facendoli sprofondare nella disperazione. Staremo vicini alla moglie e al resto della famiglia. Qui ci conosciamo tutti». Anche tanti giovani hanno partecipato al funerale perché con i ragazzi del paese, Rosario Pagano giocava a pallone. Lui, appassionato di calcio, partecipava a tutti i tornei che si organizzavano in paese e si divertiva con loro. In campo non c’erano differenze perché nonostante non avesse più vent’anni, il suo fisico sportivo e allenato gli permetteva di stare al passo. A ricordare Rosario non sono solo gli abitanti di Ventimiglia e i suoi colleghi di polizia, ma anche tutti i turisti che l’uomo portava in giro a mostrare le bellezze del paese. A titolo gratuito, collaborava con il Comune e faceva spesso da guida turistica. Sul profilo facebook di Rosario, compare infatti anche il messaggio di un ragazzo americano di nome Loren Gabriel D’Amico. «Mi unisco al dolore della famiglia Pagano. Non dimenticheremo mai Rosario - scrive - e il modo in cui mi accolse quando arrivai a Ventimiglia di Sicilia, insieme ad altri amici americani. Porterò nel mio cuore sempre la sua gentilezza e i suoi modi premurosi e teneri. Eravamo rimasti in contatto e ci sentivamo anche se, tornati negli Usa, la distanza era tanta. Eravamo diventati amici, Ci mancherà tantissimo».