Dopo due anni di pausa forzata, a causa della pandemia da Covid, ripartiranno dal 29 agosto e si concluderanno il 4 settembre, i campi di impegno e formazione sui beni confiscati alle mafie di E!state Liberi!, nell’Alto Belice Corleonese. E’ un progetto promosso dall’associazione Libera, «finalizzato alla valorizzazione e alla promozione del riutilizzo sociale dei beni confiscati e sequestrati alle mafie, nonché alla formazione dei partecipanti sui temi dell’antimafia sociale e alla conoscenza dei territori coinvolti, attraverso specifici momenti di impegno concreto in collaborazione con gli attori sociali dell’associazione», afferma una nota. Saranno 12 i campisti che prenderanno parte all’iniziativa, organizzata grazie alla collaborazione con la Cgil di Palermo e lo Spi Cgil di Palermo. Giovani e non provenienti da tutta Italia saranno ospiti della cooperativa Pio La Torre - Libera Terra presso l’Agriturismo Terre di Corleone, bene confiscato alla mafia in contrada Drago, a 7 km dal centro urbano del paese. “Durante il corso della settimana i ragazzi avranno modo di conoscere l’attività di valorizzazione dei beni confiscati condotta dalla cooperativa e la bellezza restituita a questi grazie al suo lavoro. - afferma una nota - Al contempo avranno la possibilità, grazie alla collaborazione di vivere e conoscere la storia di Corleone il ruolo di riferimento che ha sempre avuto per l’intero territorio e la sua travagliata evoluzione sociale inevitabilmente influenzata dalla presenza della mafia a cui però si è sempre contrapposto un solido movimento antimafioso che partiva dal rivendicare i diritti per i più deboli».
Caricamento commenti
Commenta la notizia