Cinque processi in trent’anni, quattordici se si contano anche gli appelli e le decisioni della Corte di Cassazione, oltre trenta giudici che si sono espressi su quanto accaduto alle 16.58 del 19 luglio del 1992 in via D’Amelio, fino all’ultima sentenza del tribunale di Caltanissetta finita con due prescrizioni e un’assoluzione per i poliziotti che erano accusati di concorso in calunnia aggravata per aver favorito Cosa nostra. A pochi giorni dal trentennale della strage in cui persero la vita il giudice Paolo Borsellino e i cinque agenti della scorta, Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina, non c’è nessun colpevole per il depistaggio sulle indagini e non c’è ancora una verità definitiva su uno dei periodi più bui della storia repubblicana. Mai come quest’anno saranno tantissime le iniziative per rendere omaggio al magistrato assassinato in via D’Amelio. Sul Giornale di Sicilia oggi in edicola un servizio di Fabio Geraci