Niente concerto per il cantante neomelodico palermitano Daniele De Martino. Ad annullarlo Antonio Orecchio, il commissario prefettizio del Comune di Artena (in provincia di Roma), dove era prevista una esibizione per la festa di San Giovanni Battista. Il motivo è legato alla musica di De Martino che, in varie occasioni, ha cantato contro i pentiti di mafia. Nel giugno del 2021 il questore di Palermo gli aveva anche rivolto un avviso orale. «La non estraneità del trentenne palermitano al mondo malavitoso – si legge nella nota della questura di Palermo dello scorso anno - è sottolineata dalla pubblicazione di alcuni selfie che lo immortalano in atteggiamenti confidenziali con persone pregiudicate esponenti di famiglie di Cosa nostra». Nel suo provvedimento il commissario del Comune romano riprende quello siciliano. De Martino è molto seguito sui social e nel mese di maggio dell'anno scorso aveva anche pubblicato il brano contro i pentiti di mafia. La canzone neomelodica, espressione di solidarietà al sistema delle mafie, in poco tempo aveva registrato su Youtube migliaia di visualizzazioni. «Il cantante - si legge nel provvedimento dell'anno scorso del questore di Palermo - con il suo comportamento ha messo in pericolo la sanità, la sicurezza e la tranquillità pubblica, ciò in ragione del fatto che gli espliciti messaggi consegnati in più occasioni ai moderni mezzi di comunicazione contengono gravi espressioni visive e verbali che implicano una istigazione alla violenza, un’esaltazione delle gravi azioni antigiuridiche connesse alla criminalità organizzata, un’accettazione e condivisione di comportamenti e azioni contrari ai valori morali della società civile e lesive delle Istituzioni dello Stato». AGGIORNAMENTO L’avocato Debora Speciale ha successivamente inviato una smentita per conto del suo assistito Daniele De Martino, affermando che il cantante non ha mai inneggiato alla mafia né nei testi delle canzoni né durante i concerti.