Il Tribunale del Riesame ha annullato gli arresti domiciliari nei confronti di Giuseppe Salerno, 63 anni, di Gangi, già dipendente dell’Ufficio Regionale dell’Ispettorato Provinciale dell’Agricoltura di Palermo, che ha svolto fino al dicembre 2020 funzioni di addetto all’istruttoria delle pratiche di finanziamento europeo presso la sede di Petralia Soprana, accusato di corruzione e truffa sui fondi per l’agricoltura con altri funzionari della Regione Siciliana.
Nel dicembre 2020 Salerno è andato in pensione. Il giudice ha accolto il ricorso dell’avvocato Salvatore Sansone. «Le contestazioni mosse a Salerno - si legge nel ricorso dell’avvocato - mancano di riscontri documentali e verifiche di fatto, discendendo solamente da equivocate interpretazioni deduttive generate da intercettazioni telefoniche».
Nell’indagine sono coinvolti altri 21 indagati, di cui altri 11 agli arresti domiciliari e dieci sottoposti all’obbligo di presentazione alla pg. Nel mirino dipendenti pubblici, oltre a imprenditori e professionisti. L’operazione è stata condotta dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza, nell’ambito di indagini coordinate dalla Procura Europea (Eppo - European Public Prosecutor's Office) - sede di Palermo. I reati contestati, allo stato, sono a vario titolo, associazione a delinquere, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, corruzione, abuso d’ufficio, falso, distruzione e occultamento di atti e rivelazione di segreto d’ufficio.
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