Capaci, bersagliato il Festival Falcone e Borsellino: prima lo sfregio, ora il furto da 12 mila euro
Gli organizzatori del Festival Falcone e Borsellino dei Teatranti Instabili, in corso a Capaci, hanno scoperto stamane che erano stati rubati tutti i macchinari, gli strumenti e i materiali acquistati negli anni. Un danno dal valore economico di circa 12 mila euro che è stato denunciato dagli organizzatori della rassegna costretta a fermarsi. «Credo in questo festival, ci ho sempre creduto fin dall’inizio e lo porterò avanti finché avrò forza - dice il direttore artistico Maria Ansaldi -. Il paradosso è che il furto cada proprio nell’anno del trentesimo anniversario delle stragi di Capaci e via D’Amelio, dopo cinque anni di ostacoli, ostruzionismo e angherie. Questa edizione si era già annunciata più difficile delle altre». Lo scorso anno il Festival Falcone e Borsellino si era visto rifiutare l’accoglienza da parte della scuola dove fino a quel momento si era tenuto. Quest’anno il festival si era quindi spostato alla villa comunale Principessa Mafalda di Savoia, priva di vigilanza e custodia per le difficoltà di organico del Comune. Si erano già verificati piccoli atti vandalici ai danni delle strutture ma l’affronto più grande è stato scoprire un paio di giorni fa che i volti di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, riprodotti in un banner sopra il palco, erano stati bersaglio di pietre e oggetti. «Il furto è una battuta d’arresto importante ma non ci fermerà del tutto, continueremo a fare del bene e a portare bellezza in questo territorio», dice il direttore tecnico Francesco Davì, mentre Giuseppe Costanzo, presidente della compagnia I Teatranti Instabili, con Francesca Ansaldi e Maria Pia Greco, promette: «Continueremo a batterci per trasmettere dei sani principi ai nostri ragazzi e alla comunità intera, e far sviluppare anticorpi contro l’inciviltà e l’illegalità».