Una trentina di cani ospitati in una struttura non idonea, senza il nulla osta del servizio veterinario, e altri 15 morti sono stati rinvenuti in un terreno privato a Mongerbino, frazione di Bagheria. Una sorta di canile-lager. La scoperta è stata fatta dalle guardie zoofile di Fareambiente del distaccamento di Bagheria, intervenute sul luogo dopo una segnalazione. «La circostanza in cui ci siamo trovati di fronte – dichiara il responsabile delle guardie zoofile, Giorgio Scaduto – era di estremo degrado igienico sanitario. I cani vivevano in pessime condizioni da almeno un anno e non è mai intervenuto nessuno». L’intera area e gli animali di razza meticcia di varie età e sesso sono stati sequestrati a seguito del decreto di ispezione emesso dalla procura di Termini Imerese. Nella struttura c’erano i 27 cani, compresi 5 già microchippati dalla donna che gestiva la struttura, di cui uno denutrito e con leishmaniosi. La donna, avendo problemi economici e fisici, non era in grado di accudire giornalmente tutti i cani. All’interno del terreno c’erano piccole cucce fatiscenti (circa 6 per un totale di 27 cani), secchi di acqua putrida, sporcizia ed escrementi ovunque. «Dopo vari interventi con i veterinari e con l’aiuto di alcuni volontari – aggiunge Scaduto – abbiamo identificato tramite lettore, la maggior parte dei cani e si è rilevato che non avevano il microchip, quindi sono state emesse le sanzioni amministrative e i veterinari successivamente li hanno microchippati». In precedenza i veterinari dell’Asp di Bagheria avevano proposto al sindaco di emettere ordinanza di sgombero dei cani. Il provvedimento era stato emesso e la signora ha avuto 60 giorni di tempo per lo sgombero dei cani. Con il caldo di questi giorni, le condizioni dei cani sono peggiorate, erano costretti a vivere sotto il sole cocente circondati da un’enorme quantità di urina e feci, con acqua stagnante nelle bacinelle e croccantini non idonei al loro mantenimento. A questo punto le guardie zoofile di Bagheria hanno denunciato tutto alla procura di Termini Imerese, che ha emesso l’ordine di sequestro in custodia giudiziale al sindaco di Bagheria che li ha poi affidati all’Associazione Amici degli animali di Casteldaccia. «Nella stessa giornata del sequestro sono stati rinvenuti altri 2 cani morti e il giorno dopo altri 2 per un totale di 15 cani morti in 3 giorni. Due dei cani morti sono stati trasferiti al centro zooprofilattico per accertare le cause della morte. La donna è stata denunciata per detenzione di animali in condizioni incompatibili con la propria natura e produttiva di gravi sofferenze. «Noi continueremo ad effettuare i controlli – conclude il responsabile delle guardie zoofile di Fareambiente - e perseguiremo il reato di maltrattamento di animali in quanto certe situazioni non sono davvero più tollerabili».