Una sparatoria da far west in pieno centro a Palermo rimane senza colpevoli. La terza sezione della Corte d’Appello del capoluogo siciliano ha ridotto da 12 anni a 2 anni, 9 mesi e 10 giorni la condanna inflitta in primo grado a Antonino Gargano, imputato di duplice tentato omicidio. L’accusa adesso è stata derubricata in detenzione abusiva di arma comune da sparo. Ridotta la pena anche a un altro imputato, Gianluca Giordano: da 6 anni a 2 anni e 8 mesi. Confermata soltanto la pena per Davide Gargano, fratello di Antonino: ha avuto sei mesi per la detenzione di munizioni.
L’episodio a cui si riferisce il processo, chiuso oggi davanti al collegio presieduto da Antonio Napoli, risale al 16 settembre 2019: per una banale questione legata a un piccolo incidente stradale, ci fu un pestaggio da parte di Giordano nei confronti di Davide Gargano e la conseguente esplosione di colpi di pistola da parte di Antonino Gargano contro Giordano e un’altra persona. Entrambi rimasero feriti: oggi i giudici hanno ritenuto che la sparatoria avvenne per ragioni legate alla legittima difesa e che mancasse il dolo: le due vittime, per fortuna mancate, furono ferite solo per evitare conseguenze dannose a Davide Gargano. Giordano era stato riconosciuto colpevole di lesioni gravi adesso derubricate in lievi.
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