A quasi due anni dal nubifragio, la beffa per chi attendeva il risarcimento dei danni. Roma ha bocciato la richiesta dello stato di calamità emergenziale, chiesta dall’ex sindaco Orlando nel luglio del 2020, né c’è traccia del bando che il Comune avrebbe dovuto pubblicare, quantomeno per distribuire i 900 mila euro messi subito sul tavolo dalla Regione per gli indennizzi. Molti cittadini intanto hanno avviato contenziosi giudiziari con il Comune, altri hanno atteso invano. «Abbiamo subito capito che non c’erano i presupposti per trattarlo come evento eccezionale - spiega Salvatore Cocina, dirigente generale del dipartimento regionale della Protezione civile -. Gli allagamenti sono stati causati dal mancato funzionamento delle pompe idrauliche. Ma Orlando ha insistito e la richiesta è stata fatta. Roma non l’ha ritenuta fondata. Tra l’altro, serviva una relazione dettagliata con i numeri, quanti automobilisti, quante abitazioni danneggiate». Sul Giornale di Sicilia oggi in edicola un servizio di Connie Transirico