Palermo

Venerdì 22 Novembre 2024

Attacco hacker sul sistema informatico del Comune di Palermo, stop a tutti i servizi

Palazzo delle Aquile, sede del Comune di Palermo

Nelle prime ore del mattino è stato rilevato un attacco hacker sul sistema informatico del Comune di Palermo. Al momento il sistema è stato cautelativamente spento e isolato dalla rete. Sono in corso attività per valutare natura e conseguenze dell’incidente. I servizi sono attualmente indisponibili e potrebbero verificarsi disagi nei prossimi giorni. La Sispi ha già costituito un team tecnico per gestire l’evento e sono state messe in campo le misure necessarie a porre rimedio a possibili violazioni dei dati personali e si sta provvedendo alle comunicazioni nei confronti delle Autorità competenti. Con successive comunicazioni verranno resi noti eventuali aggiornamenti. "Alle sei di questa mattina - spiega Paolo Petralia Camassa, assessore comunale alla Innovazione e ai Rapporti con Sispi - è arrivato l'alert e sono stato subito avvertito. In via precauzionale è stato spento tutto il sistema informatico con i disservizi che ne conseguono, a partire dalla inutilizzabilità dei servizi on line". Fuori uso anche le telecamere collegate ai computer della polizia municipale L'attacco subìto sembra sia stato "molto pesante" e ha colpito funzionalità e software anche se "fino a questo momento - aggiunge l'assessore - non abbiamo rilevato furto di dati. Vanno fatti però degli accertamenti". Nei giorni scorsi è scattato un allarme per un attacco hacker a vari portali istituzionali italiani. A rivendicare l'offensiva informatica è stato il collettivo russo Killnet, che - secondo quanto  scrive su Telegram - avrebbe preso di mira i siti del Consiglio Superiore della Magistratura e dei ministeri di Esteri, dell'Istruzione e dei Beni Culturali. L'attacco, Ddos, è stato lanciato indicando sui propri canali Telegram un lungo elenco di obiettivi, una cinquantina in tutto tra ministeri, aziende, autorità di garanzia, media, organi giudiziari. "Fuoco a tutti" hanno scritto gli hacker che in un messaggio precedente avevano dato le istruzioni "per liquidare la struttura informativa italiana", chiedendo un attacco per 48 ore e di non colpire il sistema sanitario.

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