Organizzava cene, concerti e serate danzanti, a scopo prettamente commerciale, ma dichiarava di essere un’associazione «no profit». A Palermo una verifica fiscale nei confronti della Promoart, un ente non commerciale, condotta dai finanzieri del secondo nucleo operativo metropolitano del gruppo di Palermo, ha permesso di scoprire redditi non dichiarati per un totale di quasi 150 mila euro.
Il soggetto economico verificato è stato costituito come ente «no profit» sotto forma di associazione con finalità di promozione culturale ed artistica. All’interno dello statuto sociale, infatti, l’associazione Promoart si prefiggeva lo scopo di elaborare, diffondere e realizzare progetti di solidarietà sociale, tra cui l'attuazione di iniziative socio-educative, culturali, benefiche, filantropiche e di promozione umana. Tuttavia, nel corso delle operazioni di verifica è emerso che l’attività posta in essere non si è svolta secondo i canoni prescritti per gli enti «no profit» e, pertanto, l’associazione è stata considerata dalle fiamme gialle come «commerciale».
A questa considerazione si è giunti poiché gli eventi organizzati dall’associazione hanno riguardato unicamente cene, serate danzanti e concerti musicali che, oltre ad avere permesso all’ente verificato di incassare centinaia di migliaia di euro, hanno coinvolto un numero di partecipanti notevolmente superiore agli associati, i quali invece sarebbero dovuti essere gli unici destinatari di ogni iniziativa.
Pertanto, la natura giuridica di associazione è stata equiparata ad una società di persone composta dai fondatori dell’associazione medesima. Le indagini sono state svolte quest'anno e riguardano eventi organizzati dal 2015 al 2019: fra questi cenoni di Capodanno e feste per Santa Rosalia. Tutti eventi privati, ad ogni modo. Individuando gli eventi organizzati dalla società, i finanzieri hanno ricostruito un reddito non dichiarato al fisco per un totale di 147.288 euro e Irap sottratta a tassazione pari a 136.614 euro.
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