La scuola elementare Giovanni Bonanno di Palermo ha un nuovo defibrillatore. L'apparecchio salvavita è stato donato dal Movimento Cristiano Lavoratori all'istituto di via Pitrè. La consegna nelle mani della preside, la professoressa Laura Bisso, direttamente da parte presidente del Mcl Palermo, Giuseppe Gennuso. Presente anche Giovanni Calaiò, presidente del consiglio d'istituto. Il defibrillatore è un apparecchio salvavita in grado di rilevare le alterazioni del ritmo della frequenza cardiaca e di erogare una scarica elettrica al cuore qualora sia necessario. L’erogazione di uno shock elettrico serve per azzerare il battito cardiaco e, successivamente, ristabilirne il ritmo. Uno strumento fondamentale in casi di emergenza a scuola e che, dunque, può salvare vite umane. “Aver potuto donare il defibrillatore è un momento importante per il Movimento – dichiara il presidente MCL Palermo, Giuseppe Gennuso -. La scuola rappresenta un tassello importante per la crescita dei giovani e poter contribuire anche noi a rendere più sicuro l’ambiente in cui gli studenti trascorrono gran parte della giornata ci rende orgogliosi. A nome di MCL, ringrazio la scuola perché, per noi, donare è più gratificante che ricevere”. Non si tratta della prima donazione di apparecchiature in ambito medico donate dal Movimento Cristiano Lavoratori. E già per domani c'è in agenda una nuova consegna. Il 5 maggio, infatti, nella sede palermitana dell'Unione italiana lotta distrofia muscolare, verrà consegnato un ecografo portatile alla direttrice del Centro di riferimento regionale per le complicanze respiratorie delle malattie neuromuscolari genetiche rare (CRR) di Palermo. Gennuso, al momento della consegna del defibrillatore, ha anche lanciato l'idea di una nuova forma di collaborazione con l’istituto scolastico. “Purtroppo oggi, ovunque, ci sono giovani meritevoli che non hanno la possibilità e l’opportunità di andare avanti. Il mio impegno è quello di poter contribuire, come MCL, attraverso una futura collaborazione, a comprare libri di testo da destinare agli studenti più in difficoltà”.