È stato redatto il progetto per restaurare il casolare nelle campagne di Cinisi, dove Peppino Impastato fu tenuto prigioniero dalla mafia e torturato poco prima del suo assassinio, per trasformarlo in un centro culturale per la lotta contro le mafie.
«Dietro invito del Comune di Cinisi e d’intesa con la Presidenza della Regione Siciliana, la città metropolitana di Palermo si è fatta promotrice del restauro», afferma una nota della città metropolitana. Il progetto dell’opera è stato redatto dai tecnici della Direzione Edilizia, Pubblica istruzione e Beni culturali dell’ente diretta da Claudio Delfino. L’importo compressivo di 230 mila euro prevede il restauro conservativo del casolare rurale, una volta adibito a stalla, che oggi è pressoché in stato di abbandono, e la realizzazione nel lotto di terreno intorno, di un’area pavimentata in terra stabilizzata con servizi, arredi e illuminazione per consentire attività all’aperto e manifestazioni pubbliche.
«A pochi giorni dall’anniversario della uccisione di Peppino Impastato un altro passo avanti per confermare condanna per la violenza mafiosa, per fare memoria dell’impegno di Peppino Impastato e per promuovere cultura di legalità contro il sistema criminale di Cosa Nostra e di tutte le mafie», afferma il sindaco di Palermo Leoluca Orlando.
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