Il giudice monocratico Fabrizio Lo Forte ha assolto con la formula perché il fatto non sussiste l'ex presidente dell’Ars Francesco Cascio dall’accusa di corruzione elettorale. Assolti anche tutti i coimputati, tra i quali il senatore Marcello Gualdani. La vicenda processuale nasce 10 anni fa da un’inchiesta sullo spaccio di droga nel rione palermitano Villaggio Santa Rosalia. Cascio adesso è candidato a sindaco di Palermo per Forza Italia e Lega Prima l’Italia. Secondo quanto sostenne l'accusa, Francesco Cascio avrebbe promesso pacchi di pasta, forme di formaggio e lavoro per gli «attacchini» impiegati nella campagna elettorale per le Regionali del 2012 in cambio di voti. La Procura di Palermo aveva chiesto l’archiviazione dell’inchiesta, ma la Procura generale decise di avocarla e chiese la condanna di Cascio a 2 anni. Il caso emerse da alcune intercettazioni effettuate in un’indagine sullo spaccio di droga che coinvolse alcuni «attacchini» che, nelle elezioni regionali del 2012, avevano lavorato anche per Cascio. Nelle conversazioni si parlava di derrate alimentari fatte avere a una Onlus che avrebbe dovuto distribuirle a cittadini in cambio di voti. «Non ho mai nemmeno pensato di fare una cosa simile - ha replicato Cascio sentito dai pm -. In quella zona ho preso parecchi voti, come in tutti gli altri quartieri della città». Cascio era difeso dagli avvocati Enrico Sanseverino, Roberto Mangano e Vincenzo Maria Giacona. «L'assoluzione di Francesco Cascio, dopo ben dieci anni dai fatti contestati e dopo che più volte la stessa procura di Palermo aveva chiesto l'archiviazione, è la giusta e attesa conclusione di questa vicenda giudiziaria», commenta il senatore di Forza Italia ed ex presidente del Senato Renato Schifani. «A Francesco - aggiunge - mi lega un rapporto di sincera amicizia e stima, per cui la mia contentezza è sincera e profonda. Adesso tocca al centrodestra percorrere l'ultimo miglio perché si possano realizzare quelle convergenze capaci di farlo tornare esempio di buon governo in Sicilia, come ha sempre dimostrato di saper fare».