Un milione di euro per l’acquisto di nuovi contenitori «intelligenti» per la raccolta dei rifiuti e delle attrezzature per la lettura della quantità dei rifiuti che vengono prodotti dal singolo utente, secondo il principio «Pay as you throw» (paghi per quello che produci). In sostanza, ogni cittadino pagherà in base a quanto effettivamente conferirà e differenzierà. Il comune di Gangi, come ente capofila dell’Aro dei 15 comuni delle Alte Madonie, ha presentato un progetto che cambierà radicalmente la modalità di conferimento dei rifiuti e di tariffazione per 41 cittadini madoniti. Un sistema che si fonda sul calcolo della Tari non sulla superficie abitativa, né sul numero dei componenti familiari, ma su quanto verrà effettivamente differenziato. Il servizio sarà rivolto ai comuni di: Alia, Alimena, Blufi, Bompietro, Caltavuturo, Castellana Sicula, Gangi, Geraci Siculo, Petralia Soprana, Petralia Sottana, Polizzi Generosa, San Mauro Castelverde, Sclafani Bagni, Scillato, Valledolmo. «Questo sistema permetterà di migliorare ancora una volta la raccolta differenziata - annuncia il sindaco di Gangi, Francesco Migliazzo in rappresentanza dei comuni del comprensorio delle Alte Madonie -, ma premierà soprattutto chi conferirà correttamente separando i rifiuti, chi produrrà pochi rifiuti e chi magari pur avendo un’abitazione con una metratura molto alta non produce effettivamente rifiuti». Il progetto è stato finanziato dalla società «Ama Rifiuto è Risorsa scarl» e realizzato grazie alla collaborazione e della Srr Palermo provincia Est. Lo scorso novembre è stato sottoscritto il contratto di concessione tra la Srr Palermo Provincia Est ed Asja Ambiente Italia s.p.a. per la nascita di un impianto per il trattamento dei rifiuti nelle Madonie. L’impianto, progettato per conto di «Asja Ambiente Italia s.p.a.» dalla società di ingegneria «Owac srl», verrà realizzato a Castellana Sicula, in un’area limitrofa all’attuale discarica Balza di Cetta, e consentirà la valorizzazione della frazione umida della raccolta differenziata mediante una sezione di digestione anerobica per la produzione di biometano ed il trattamento, con recupero di materia, della frazione residuale. A Balza di Cetta sorgerà una fabbrica delle materie che riuscirà a trasformare il 90% di tutti i rifiuti conferendo solo il restante 10% in discarica. La conseguenza diretta per i cittadini sarà l’abbattimento delle tariffe della Tari e un miglioramento della raccolta dei rifiuti.